Prima partita di preseason e prima sconfitta stagionale, esattamente come lo scorso anno. Se nel 2018 i Rams caddero 33-7 contro i Ravens, questa volta tocca agli Oakland Raiders battezzare la stagione di Los Angeles con una vittoria per 14-3 al termine di una partita dalle poche emozioni.
Coloro che amano angosciarsi fin dalla prima delle quattro inutili partite di preaseson possono già premere il famoso "panic button" ma, pur non dovendo essere per forza contenti per quanto si è visto, la partita con i Raiders ha dato le classiche indicazioni che un coach cerca in queste esibizioni prestagionali.
L'attacco non ha giocato bene, e la difesa non ha fatto tanto meglio, ma tutto quello che viene fuori da questa sconfitta è che, almeno per ora, i backup dei Raiders sono leggermente meglio di quelli dei Rams.
Grossi problemi in linea d'attacco, reparto che ha subito a più riprese l'incalzare del front seven avversario, non hanno permesso di giudicare il gioco di corsa nè tantomeno quello di passaggio, nonostante Blake Bortles nei suoi tre drive abbia fatto vedere delle buone cose. Kelly ed Henderson non sono mai riusciti a trovare il guizzo vincente, ma gli spazi erano davvero ristretti, con i blocchi che duravano lo spazio di un attimo per poi cedere inesorabilmente, chiudendo ogni possibilità di corsa. Qualche drop di troppo, soprattutto da parte di Johnny Mundt, che starebbe cercando di conquistarsi un posto al sole e quindi dovrebbe evitarli come la peste.
Le cose non sono andate meglio con Brandon Allen dietro al centro, mentre qualcosa di più interessante lo ha fatto vedere John Wolford, fresco di AAF con gli Arizona Hotshots, che ha mostrato una dinamicità maggiore di Allen ed una capacità di togliersi d'impiccio superiore a quella del presunto terzo quarterback.
Nel nostro personalissimo cartellino, in attacco un punto a Wolford e Bortles, Henderson e Kelly rimandati, tutto il resto ampiamente da rivedere.
Per quanto riguarda la difesa, poca pressione sul quarterback, una disattenzione tremenda che ha portato ad uno scramble da 50 yard di Peterman, qualche esitazione di troppo sul gioco aereo corto ma, nel complesso, una prestazione più che dignitosa, impreziosita dai due intercetti di Peterson e Parker e dall'ottima prestazione del rookie Taylor Rapp, sicuramente il giocatore che ha impressionato di più in questa partita.
Come da copione, dei titolari nemmeno l'ombra per cui, almeno per oggi, ci rsiamo risparmiati l'ennesima domanda sulle condizioni del ginocchio di Gurley (che tanto sarebbe stato "fine", che vi credete?!?).
L'attacco non ha giocato bene, e la difesa non ha fatto tanto meglio, ma tutto quello che viene fuori da questa sconfitta è che, almeno per ora, i backup dei Raiders sono leggermente meglio di quelli dei Rams.
Grossi problemi in linea d'attacco, reparto che ha subito a più riprese l'incalzare del front seven avversario, non hanno permesso di giudicare il gioco di corsa nè tantomeno quello di passaggio, nonostante Blake Bortles nei suoi tre drive abbia fatto vedere delle buone cose. Kelly ed Henderson non sono mai riusciti a trovare il guizzo vincente, ma gli spazi erano davvero ristretti, con i blocchi che duravano lo spazio di un attimo per poi cedere inesorabilmente, chiudendo ogni possibilità di corsa. Qualche drop di troppo, soprattutto da parte di Johnny Mundt, che starebbe cercando di conquistarsi un posto al sole e quindi dovrebbe evitarli come la peste.
Le cose non sono andate meglio con Brandon Allen dietro al centro, mentre qualcosa di più interessante lo ha fatto vedere John Wolford, fresco di AAF con gli Arizona Hotshots, che ha mostrato una dinamicità maggiore di Allen ed una capacità di togliersi d'impiccio superiore a quella del presunto terzo quarterback.
Nel nostro personalissimo cartellino, in attacco un punto a Wolford e Bortles, Henderson e Kelly rimandati, tutto il resto ampiamente da rivedere.
Per quanto riguarda la difesa, poca pressione sul quarterback, una disattenzione tremenda che ha portato ad uno scramble da 50 yard di Peterman, qualche esitazione di troppo sul gioco aereo corto ma, nel complesso, una prestazione più che dignitosa, impreziosita dai due intercetti di Peterson e Parker e dall'ottima prestazione del rookie Taylor Rapp, sicuramente il giocatore che ha impressionato di più in questa partita.
Come da copione, dei titolari nemmeno l'ombra per cui, almeno per oggi, ci rsiamo risparmiati l'ennesima domanda sulle condizioni del ginocchio di Gurley (che tanto sarebbe stato "fine", che vi credete?!?).