A pochi giorni dall’inizio della nuova stagione arriva l’ottima notizia dell’estensione del contratto per Jared Goff. Accordo di quattro anni per 134 milioni totali di cui 110 garantiti per il prodotto di Cal, numeri che lo rendono il quarterback più,pagato della NFL, almeno come denaro garantito, superando il precedente record di Carson Wentz, almeno fino al prossimo rinnovo di contratto (presumibilmenze Dak Prescott, che quelli che sanno sempre tutto davano per rinnovato “molto prima di Goff”: benvenuti nel mondo reale).
Un rinnovo niente male per un quarterback che non ha ancora convinto tutti (quelli che non l’hanno visto giocare con regolarità e si sono fermati al Super Bowl o alla partita con i Bears), che divide gli opinionisti tra chi lo considera un bust, chi un talento e chi un prodotto del sistema McVay, che poi ci dovrebbero spiegare in cosa consisterebbe questo sistema che rende capaci i quarterback (qualunque quarterback) di lanciare consistentemente profondo (vedi partita con i Vikings del 2018), o in spazi stretti (vedi la partita dei record con i Chiefs).
Il rinnovo di Goff mette fine alla ridda di voci che ci ha perseguitato per tutta la preseason, secondo le quali il rinnovo non arrivava perchè inrealtà McVay stava cercando un altro quarterback per sostituire Goff. Invece, dopo questo accordo, la coppia Goff-McVay resterà a Los Angeles almeno per i prossimi cinque anni, che speriamo saranno molto positivi in termini di risultati.
Dopo questo rinnovo i Rams si ritrovano con solo 1.5 milioni di dollari di spazio sotto il cap, per cui eventuali operazioni in stagione necessiteranno inevitabilmente di una ristrutturazione di alcuni accordi oppure del rilascio di alcuni giocatori per essere effettuata, ma credo che ci si debba preoccupare di questa eventualità solo nel caso se ne presentasse la necessità. In questi anni Les Snead ci ha abituati ad una gestione del cap molto oculata, per cui non siamo preoccupati più di tanto per la situazione finanziaria.
Per contro, il rinnovo spazza via ogni preoccupazione per il futuro e permette a Goff, ma anche al resto della squadra, di affrontare la nuova stagione senza grossi patemi, con la mente sgombra ed un solo obiettivo: fare meglio della scorsa.
A meno che, dopo la prima giornata, rispunti fuori nuovamente la “Patella Novella” che, in queste ultime settimane, sembra essersi un po’ sopita.
Un rinnovo niente male per un quarterback che non ha ancora convinto tutti (quelli che non l’hanno visto giocare con regolarità e si sono fermati al Super Bowl o alla partita con i Bears), che divide gli opinionisti tra chi lo considera un bust, chi un talento e chi un prodotto del sistema McVay, che poi ci dovrebbero spiegare in cosa consisterebbe questo sistema che rende capaci i quarterback (qualunque quarterback) di lanciare consistentemente profondo (vedi partita con i Vikings del 2018), o in spazi stretti (vedi la partita dei record con i Chiefs).
Il rinnovo di Goff mette fine alla ridda di voci che ci ha perseguitato per tutta la preseason, secondo le quali il rinnovo non arrivava perchè inrealtà McVay stava cercando un altro quarterback per sostituire Goff. Invece, dopo questo accordo, la coppia Goff-McVay resterà a Los Angeles almeno per i prossimi cinque anni, che speriamo saranno molto positivi in termini di risultati.
Dopo questo rinnovo i Rams si ritrovano con solo 1.5 milioni di dollari di spazio sotto il cap, per cui eventuali operazioni in stagione necessiteranno inevitabilmente di una ristrutturazione di alcuni accordi oppure del rilascio di alcuni giocatori per essere effettuata, ma credo che ci si debba preoccupare di questa eventualità solo nel caso se ne presentasse la necessità. In questi anni Les Snead ci ha abituati ad una gestione del cap molto oculata, per cui non siamo preoccupati più di tanto per la situazione finanziaria.
Per contro, il rinnovo spazza via ogni preoccupazione per il futuro e permette a Goff, ma anche al resto della squadra, di affrontare la nuova stagione senza grossi patemi, con la mente sgombra ed un solo obiettivo: fare meglio della scorsa.
A meno che, dopo la prima giornata, rispunti fuori nuovamente la “Patella Novella” che, in queste ultime settimane, sembra essersi un po’ sopita.