Vi serve interrompere una striscia negativa, una serie di sconfitte, ritrovare il vostro running game o semplicemente vincere una partita? Bene, rivolgetevi a St.Louis, Rams Park, avrete un servizio eccellente, rapido e di ottima qualità. Una vittoria non la si nega a nessuno, nemmeno ad una squadra mezza disastrata come i Chicago Bears di questi ultimi due mesi.
Dopo una serie di prestazioni confortanti, almeno dal punto di vista dell’impegno visto sul campo, i Rams tornano quelli che erano ad inizio stagione, ed il fatto che la regressione sia coincisa con l’infortunio di Bulger e la conseguente promozione di Boller a quarterback titolare non è affatto casuale.
Quello andato in scena al Soldier Field è stata una partita bruttina tra due squadre che hanno battagliato fino all’ultimo per… non vincerla.
Alla fine l’hano spuntata i Rams, che sono riusciti a sprecare ogni occasione avuta e molte buone posizioni di partenza per i drive offensivi, consegnando quindi la vittoria ai Bears, che hanno prevalso 17-9 grazie ai TD di Forte e Bennett ed al field goal di Gould, ai quali St.Louis ha saputo contrapporre solamente tre field goal di Josh Brown.
Da salvare per i Rams solo la prestazione di Jackson, che nonostante l’infortunio alla schiena che gli ha impedito di allenarsi tuta la settimana è riuscito a guadagnare il solito centinaio di yards su corsa dimostrandosi l’unica seria minaccia alla difesa dei Bears nonostante ogni volta reggesse un grande cartellone con su scritto “Ora porto palla io”.
Da film dell’orrore la prestazione della secondaria dei Rams. Dopo un ottimo inizio con il solito Atogwe che causava e ricopriva un fumble, Ron Bartell concedeva a Cutler due lanci da oltre 50 yards che gridano ancora vendetta, oltre alla maldestra interferenza di Quincy Butler che metteva la palla sulla una yard, da dove Matt Forte segnava il touchdown di apertura.
I Bears hanno persino tentato una finta di field goal ben bloccata dalla difesa dei Rams, ma quello che poteva trasformarsi in un punto di ripartenza per St.Louis, si trasformava in un drive da 90 yards che produceva solo un field goal, con l’evidente disapprovazione da parte di Jackson della decisione di Shurmur e Spagnuolo dinon cercare il touchdown sul quarto e goal dalle 2 yards.
In effetti il playcalling di Shurmur è sembrato davvero cervellotico. Come già detto, oltre a chiamare ripetutamente e troppo palesemente il numero di Steven Jackson, non è stato sfruttato a dovere il gioco in play action che una scelta delgenere faceva presagire,con il risultato di mandare Boller a lanciare in rollout proprio nel bel mezzo della pass rush avversaria senza fare nemmeno una piccola finta di corsa o addirittura lasciando fuori Jackson, così da arrivare alla semplice equazione “Jackson in campo = corsa di Jackson, Jackson in panchina = lancio”.
Ancora una volta l’attacco dei Rams si svegliava nel finale di partita, facendo sperare in una rimonta miracolosa, ma come sempre arrivava l’intercetto della difesa avversaria a spegnere le speranze dei bluoro.