Congelati nella Tundra

Con la sconfitta rimediata nel Monday Night nel freddissimo Lambeau Field, i Los Angeles Rams sono definitivamente eliminati dai playoff. No che ci fossero molti dubbi in merito da un po’ di giornate a questa parte, ma la certezza matematica è arrivata solamente dopo l’ormai abituale sconfitta a Green Bay, un posto dove i Rams hanno fatto l’abbonamento a perdere, playoff o regular season che sia, da tre stagioni a questa parte.

La magia di Baker Mayfield non si è ripetuta, sebbene non abbia giocato una brutta partita, poco aiutato dai ricevitori e dalla propria linea, oltre che da un playcalling non più troppo “amichevole” come quello forzatamente usato da McVay la scorsa settimana contro i Raiders.

Dall’altra parte della barricata, Aaron Rodgers non ha dovuto impegnarsi più di tanto per mantenere vive le speranze playoff della sua squadra. L’ottima partita del suo parco ricevitori, che ha saputo sfruttare appieno la soft zone di Raheem Morris, gli ha permesso di completare lanci con una mano in tasca e la sigaretta in bocca, riuscendo sempre a trovare un ricevitore libero negli ampi spazi tra le zone della secondaria dei Rams, dove il solo Jalen Ramsey è parso avere ancora voglia di giocare.

Al contrario, i ricevitori dei Rams, pur avendo di fronte una difesa che copriva a zona per la maggior parte del tempo, anzichè cercare i punti deboli come facevano i loro colleghi in maglia verde, andavano letteralmente a cercare il defensive back da cui farsi marcare, ad eccezione di Van Jefferson, che cercava più spesso la separazione rispetto ai suoi compagni. Tra quello, un gioco di corsa che funzionava solo a momenti, ed una linea d’attacco che implodeva in un attimo in pass protection, imprigionando Mayfield in una tasca così aderente che ci sarebbe entrato solo un portafoglio vuoto, ed anche a fatica, l’attacco di Los Angeles ha faticato assai per tutto l’incontro, riuscendo a muovere palla solo nel drive del terzo quarto che ha portato al bel touchdown di Higbee. Un fuoco di paglia, comunque, aiutato anche da un paio di penalità al momento giusto.

Parlando di penalità non possiamo non sottolineare la prestazione piuttosto rivedibile della crew arbtrale, che ha variato il metro di giudizio sui contatti e sugli holding peggio di un sismografo, scontentando ora una ora l’altra squadra in una partita di cui non si è capita bene la gestione.

Ci si aspettava che i Packers, approfittando dell’assenza di Donald in linea, si affidassero di più al gioco di corsa, ma alla fine la difesa di Los Angeles non si è comportata malissimo nel fermare Jones e Dillon, motivo per cui LaFleur ha preferito esplorare anche il gioco di passaggio, soprattutto visti gli ottimi risultati ottenuti quasi senza sforzo.

La linea d’attacco dei Packers ha dato sufficiente tempo a Rodgers per cercare i ricevitori liberi in tutta tranquillità, anche se nel secondo tempo, quando Morris ha capito che, forse, portando pressione dai lati qualcosa poteva succedere, Leonard Floyd è stato una bella spina nel fianco dell’attacco di casa, mettendo a segno un paio di sack. Niente di particolarmente preoccupante, comunque, perchè Rodgers si è mosso sufficientemente bene per evitare la maggior parte delle volte la pressione di Floyd a destra e Hoecht a sinistra.

A parti invertite non è andata così bene, invece. Perso il centro Allen per l’ennesimo infortunio dopo due sole azioni, con Shelton a sostituirlo e Aboushi a subentrare nel ruolo di guardia, la linea d’attacco ha perso di coesione ed ha mostrato anche segni di scarso affiatamento proprio tra Shelton e Aboushi, che si sono fatti spesso battere proprio nelle situazioni in cui avrebbero dovuto avere un certo vantaggio, cioè nel raddoppio. Havenstein ha avuto il suo bel daffare tutta la sera a non farsi fischiare troppi holding, senza i quali riusciva a contenere a malapena l’avversario diretto.

Se per i Rams ora inizia ufficialmente il periodo di valutazione dei giocatori a roster (ci aspettiamo molte rotazioni, in attacco ed in difesa, nelle prossime tre partite), i Green Bay Packers si interrogano sul futuro immediato. Come detto in apertura, questa vittoria lascia aperta la porta della post season, ma va detto che, in caso di qualificazione, bisognerà fare qualcosina in più rispetto a quanto visto lunedì sera, perchè le avversarie non saranno così malleabili come i Rams e Rodgers non potrà giocare con la mano in tasca e la sigaretta in bocca. Che non sia stata un agran stagione per Green Bay fino ad ora, è sotto glio occhi di tutti, ma queta squadra ha comunque la potenzialità per trasformarla in un qualcosa di positivo, foss’anche solo il superamento del turno di wild card. Prima, però, bisogna arrivarci.

I commenti sono chiusi.