I Los Angeles Chargers si presentano al SoFi Stadium, lo addobbano con i loro colori lasciano il dollaro dovuto per l’affitto annuale dell’impianto e se ne vanno con le chiavi di casa, perchè potrebbe servirgli ancora nel prosieguo della stagione.
Ai Los Angeles Rams non resta altro che chiudere la porta ed allontanarsi mestamente, lasciando lo stadio ai Chargers fino alla fine della stagione.
La partita contro i Broncos aveva forse illuso un po’ troppo i Rams di poter essere competitivi per queste ultime giornate, ma la dura realtà gli è stata sbattuta in faccia dai Chargers dopo un primo tempo non equilibrato ma almeno combattuto, dove i Rams avevano dato l’impressione di poter reggere l’urto dei dirimpettai. Come al solito la differenza l’ha fatta l’intervallo, durante il quale Staley ha messo a punto le cose che non andavano, mentre McVay, ma soprattutto Morris, non hanno cambiato di una virgola una situazione che era sempre sembrata al limite del collasso, particolarmente in difesa.
I Rams sapevano che avrebbero dovuto puntare sulle corse, punto debole della difesa dei Chargers, e così hanno fatto, lanciando Cam Akers alla sua seconda partita consecutiva oltre le 100 yard guadagnate su terra. Akers è parso il lontano parente del giocatore svogliato ed abulico che ad un certo punto aveva chiesto la cessione. Le sue corse sono state una vera spina nel fianco nella difesa dei Chargers, a cui è però bastato mettere pressione su Mayfield al terzo down per fermare tutte e iniziative dei campioni in carica.
Un field goal di Gay ed un touchdown su una bella corsa centrale di Malcolm Brown alla sua prima portata, erano tutto quello che la difesa di Staley concedeva all’attacco della sua ex squadra. Per il resto il totale dominio in linea di difesa era sufficiente per concedere spazio ai Rams senza però concedere punti.
Dall’altra parte la solita, trita e ritrita difesa a zona che si fa bucare con precisione chirurgica lasciando delle voragini nelle cuciture tra le zone dove puntualmente vanno a sedersi i ricevitori avversari in attesa di ricevere il pallone. Questa volta ci si è messa anche la linea di difesa, che oltre a non generare pressione alcuna su Herbert, che ha avuto tutto il tempo del mondo per arrivare anche al settimo livello di lettura prima di scegliere il ricevitore a cui lanciare, non hanno offerto nemmeno la solita sicurezza sulle corse, dove Ekeler ha superato agevolmente la barriera delle 100 yard corse, evento che i Rams non subivano da week 4 della scorsa stagione.
Se la difesa sulle core va a fare compagnia a quella sui passaggi in cerca di donne di facili costumi, l’esito della partita è abbastanza scontato, ed in fatti i Chargers hanno segnato 31 punti senza sforzarsi più di tanto.
Un Herbert che non è sembrato del tutto a posto fisicamente ha comunque spazzolato la difesa avversaria con un pregevole 21/28 per 212 yard e due TD pass.
Il suo collega in maglia bianca, Baker Mayfield, no è stato altrettanto incisivo, sotto assedio dall’inizio alla fine quando McVay decideva di mettere la palla per aria, non aveva troppo tempo per cercare i ricevitori che erano ben curati dalla secondaria avversaria, e doveva spesso scaricare su Akers o sulla valvola di sicurezza di turno. 11/39 per 132 yard è il magro bottino del panettiere in questa partita, dove ha comunque fatto vedere sprazzi di classe in un paio di passaggi sul medio lungo per Van Jefferson che hanno dimostrato che, in u ambiente adeguato e con una linea vera, Mayfield può ancora dire la sua senza tanti problemi.
I Chargers veleggiano ai playoff in assoluta tranquillità, ed una vittoria all’ultima giornata gli garantirebbe di non dover affrontare subito in wild card le due corazzate Bengals e Bills. Dovranno recuperare fisicamente soprattutto Herbert, che non è sempre sembrato lucidissimo, ma una ulteriore settimana dovrebbe sistemare definitivamente le cose.
Per i Rams il discorso è, per assurdo, più complesso. La prossima settimana saranno ago della bilancia per l’ultimo posto in quld card della NFC. Battendo i Seahawks che, da rivali divisionali, è sempre cosa buona e giusta, potrebbero aprire le porte della post season ai Detroit Lions ed a Jared Goff. Sarebbe lecito aspettarsi una prova più ispirata di quella offerta contro i Chargers, e se si pensa che hanno quasi vinto qualche settimana fa con Wolford al timone, con Mayfield dovrebbe, sulla carta, essere decisamente meglio. Certo, l’atteggiamento di scazzo generale che si è visto contro i Chargers non lascia molto spazio alle speranze di una partita degna di questo nome domenica a Seattle, ma chi sa mai? Questi Rams ci hanno abituati alle cose più strane, quest’anno.