I Rams fanno, i Rams disfano e poi i Rams vincono in maniera rocambolesca una partita fondamentale a Indianapolis, contro dei Colts prima evanescenti, poi dominatori ed infine passivi spettatori del primo touchdown in carriera del rookie Puka Nacua che, oltre a continuare a stabilire record su record, questa volta regala anche la vittoria a Los Angeles con una ricezione in solitudine in mezzo al campo.
Usando il più classico dei luoghi comuni, si è trattato di una partita a due facce. Il primo tempo è stato completo appannaggio dei Los Angeles Rams, che hanno segnato una doppietta con Kyren Williams e poi hanno piazzato tre field goal portandosi sul 23-0 ed andando al riposo con più di tre quarti di partita in tasca.
I Colts non riuscivano a reagire. In attacco Richardson era efficace solo in parte con le sue corse, ed il gioco aereo stentava a decollare, mentre Zack Moss era costantemente fermato dalla difesa degli ospiti.
Rientrati in campo per il secondo tempo, i Rams sono poco a poco spariti dal campo, complice anche un infortunio a Matthew Stafford a cinque minuti dalla fine del terzo quarto che ne ha limitato assai i movimenti.
Per contro, i Colts sono cresciuti. Richardson completava qualche passaggio in più, Moss trovava qualche varco favorevole e Indianapolis riusciva finalmente a muovere palla.
L’aggressiva scelta sule trasformazioni portava i Colts ad un insperato pareggio a poco più di un minuto e mezzo dalla fine, grazie anche ad uno scatenato Ogletree, la cui marcatura era un vero e proprio problema per la secondaria difensiva dei Rams.
Con Stafford zoppicante (MOLTO zoppicante), l’inerzia tutta dalla parte dei COlts ed una missione impossibile da portare al termine, i Rams vincevano il coin toss in overtime ed orchestravano un drive straordinario, con uno Stafford poco meno che eroico su una gamba sola, e portavano in end zone il rookie d’oro Puka Nacua, del quale si diceva “con tutte queste ricezioni non ha ancora segnato nemmeno un touchdown”. Ecco servita la segnatura, la più importante, un modo davvero strabiliante di mettere a segno il proprio primo touchdown in carriera.
Questa partita ha detto molte cose sulle due squadre, spesso coincidenti, a partire dal fatto che il primo punto da sistemare è capire che le partite durano 60minuti, non solamente 30. Sia i Rams che i Colts hanno concesso un intero tempo all’avversario, ed alla fine il risultato non poteva che essere in pareggio. La lotteria del coin toss (nonostante gli analytics dicano il contrario) ha favorito i Rams che, attaccando per primi, sono riusciti ad evitare di dover nuovamente dipendere da una difesa che era tanto dominante nei primi due quarti quanto confusionaria e passiva nel terzo e quarto periodo.
A Los Angeles non pesa nemmeno la perdita di Cam Akers, perchè Williams continua a portare a casa yard e punti su corsa, e dietro di lui Rivers si sta facendo strada per arrivare a dividersi le portate.
Con Alaric Jackson fuori per infortunio, la linea d’attacco presentava Joe Noteboom come tackle e l’esordiente Dotson al suo posto come guardia destra. Tutto sommato questa configurazione non ha fatto male, anche se le amnesie di Noteboom, motivo per cui era stato spostato da tackle a guardia, sono riapparse ogni tanto.
Sull’altra sponda, detto che i Colts del primo tempo erano da zero in pagella, e che l’improvvisa esplosione di Ogletree ha facilitato assai il compito di Richardson, Shane Steichen deve ancora capire bene come utilizzare Richardson, che a tratti è sembrato la copia di Lamar Jackson, come gioco, come utilizzo e come stile. Vero che rientrava da una concussion, per cui si è probabilmente voluto giocare conservativo, ma visti i risultati delle sue iniziative personali, potrebbe valere la pena di sfruttarlo di più. Nel secondo tempo, infatti, un suo maggior utilizzo come portatore di palla ha aperto dei varchi anche per Moss, ed il gioco di corsa si è sbloccato, aprendo di conseguenza anche le linee di passaggio.
Entrambe a 2-2, sia i Colts che i Rams giocheranno in casa il prossimo turno A Indianapolis arriveranno i Titans, freschi mattatori dei Bengals, mentre a Los Angeles arriveranno gli imbattuti Philadelphia Eagles, che hanno salvato lo zero nella casellina delle sconfitte in overtime.
Sarà utile che i Rams giochino tutti e 60 i minuti, perchè gli Eagles non perdoneranno il minimo errore.