Il draft 2024 dei Los Angeles Rams era atteso molto più di quelli degli anni scorsi. Infatti per la prima volta dal 2016 i Rams avevano di nuovo a disposizione una scelta al primo giro, dopo quelle scambiate per avere Goff poi Ramsey e Stafford. Inoltre, dopo l’eccellente classe del draft 2023,
Una linea d’attacco sistemare, un Aaron Donald da sostituire (pardon… un ruolo da DT da riempire, che sostituire Aaron Donald è impossibile), Migliorare a pass rush esterna, dare un’occhiatina alla secondaria difensiva: queste le principali esigenze dei Rams ad inizio draft.
Stranamente Les Snead è stato molto tranquillo con le trade, scambiando una scelta con Carolina per salire di qualche posto e prendere il giocatore che voleva, ma per il resto, sembra che tutto sia andato come Snead, in coppia con McVay, aveva ipotizzato.
Preso subito un EDGE da inserire in linea dal giorno 1, Jared Verse, Snead gli ha subito affiancato il suo compagno di College Braden Fiske proprio nella posizione che fu di Donald.
Con la terza scelta arriva Blake Corum, un running back da Michigan che dovrà probabilmente alleviare il peso del gioco di corsa dalle spalle di Kyren Williams, che ha dimostrato di essere un ottimo running back ma non un cavallo da tiro alla McCaffrey o alla Derrick Henry, per i quali 25 portate a partita sono bazzeccole.
Con Kamren Kinchens da Miami si rimpolpa il backfield difensivo e poi si torna là davanti, nel front seven, con un altro EDGE, Brennan Jackson, ed un altro Defensive Tackle, Tyler Davis.
La settima scelta cade sull’ottimo kicker di Stanford Joshua Karty che, parafrasando qualcuno, sembra avere i piedi montati dritti e potrebbe risolvere l’annoso problema del kicker che, negli anni scorsi, ha raggiunto livelli demenziali.
Infine arriva Jordan Whittington da Texas, perchè di ricevitori non ce n’è mai abbastanza e la salute di Cooper Kupp in queste ultime due stagioni non rassicura un granchè, poi finalmente due offensive lineman: Beaux Limmer, per fare da backup ad Avila nella posizione di centro e KT Levenston per rimpolpare la posizione di guardia.
A prima vista si è trattato di un draft molto ragionato, senza colpi di testa ma mirato a coprire i buchi nel roster. Qualcosa arriverà probabilmente ancora dagli Undrafted free Agent, ma possiamo dire che il roster dei 53 sembra abbastanza a posto. Sarà come sempre il training camp a stabilire le gerarchie ed a stabilire chi giocherà dove, ma il puzzle sembra davvero mancante di pochissimi pezzi per essere completato.
Guardando le caratteristiche degli uomini difensivi scelti, si prefigura un epocale passaggio dalla 3-4 alla 4-3 in difesa. Senza più Donald davanti ad ancorare tutto e ad occupare due se non tre offensive linemen avversari, i Rams dovranno trovare un0altra strategia per mettere pressione sul quarterback avversario e, allo stesso tempo, essere efficaci sulle corse, e passare al fronte a 4, se ti fa perdere qualcosina in copertura nel corto, ti fa certamente guadagnare il necessario sulla linea di scrimmage.
Snead non ha preso quarterback, segno evidentemente che il recupero di Stetson Bennett fa essere ottimisti su un suo impiego come QB2 uando Garoppolo sarà squalificato, e poi come QB3 per continuare a crescere e poi, forse, sostituire Stafford quando sarà il momento.
È stato un approccio molto diverso, quello di Snead e McVay, e poco aggressivo rispetto a quanto ci avevano abituati. Probabilmente staranno cucinando l’ennesima strategia che poi verrà copiata da altre squadre (ovviamente senza ottenere lo stesso successo, perchè l’originale è sempre meglio della copia 🙂 ).