Si rompe la magia dell’Ed Jones Dome per i Rams, che rimediano una brutta sconfitta casalinga contro i Packers di un Aaron Rodgers che sembra tornato ad essere il miglior quarterback della lega. In realtà potremmo considerare la partita di domenica sera una gara in trasferta, dato l’elevatissimo numero di tifosi dei Packers che, come ormai tradizione, riempie le gradinate dello stadio di St.Louis acquistando i biglietti dagli abbonati dei Rams che non vanno alla partita. Un comportamento schizofrenico, da parte dei tifosi di St.Louis, soprattutto quando quegli stessi tifosi che vendono i biglietti ai Packers si lamentano a gran voce ogni qual volta esce anche solo una mezza voce su un possibile ritorno della franchigia in California. Per sottolineare ancor di più il clima casalingo per i Packers, St.Louis sceglieva anche di giocare in bianco, lasciando la divisa scura a Green Bay.
Venendo alla partita, i Rams dovevano far fronte all’ennesimo rimescolamento della linea offensiva, dove l’infortunio a Wayne Hunter obbligava Fisher a mandare in campo come tackle sinistro Joe Barksdale, l’ennesimo free agent firmato alla bisogna per coprire i buchi in linea. A completare l’opera, il lato sinistro della linea registrava anche la partenza da titolare di Shelley Smith al posto di Quinn Ojinnaka.
L’inizio era promettente per la squadra di casa, con la difesa che riusciva a mettere pressione su Rodgers attraverso Long e Quinn, che sembravano davvero inarrestabili. L’attacco in maglia bluoro, però, era il solito: macinava bene il campo, ma si bloccava in vista della end zone avversaria, lasciando a Zuerlein il compito di mettere tre punti in cascina. Ma come aveva detto Fisher in settimana, contro questi Packers non basta segnare dei Field Goals, bisogna segnare dei touchdown, perchè Rodgers non perdona il minimo errore.
E’ proprio ciò che accadeva poco dopo, con Chris Long che partiva in anticipo causando un offside, e regalando a Rodgers un gioco gratis. Il quarterback dei Packers non si faceva pregare e lanciava un missile in end zone ricevuto in acrobazia da Randall Cobb. Rodgers ama spesso andare sul profondo quando viene lanciata una flag per offside difensivo, proprio perchè tanto “non costa nulla”. Il problema è che con i Rams l’ha fatto due volte andando a segno la prima e completando per 52 yards la seconda. Uno score di tutto rispetto.
Nel primo tempo, comunque, la difesa dei Rams riusciva bene o male a contenere l’attacco in maglia verde, ma nell’intervallo gli aggiustamenti fatti dal defensive coordinator dei Packers risultavano letali.
La grande aggressività di linea e linebacker veniva contrastata con lanci veloci, quick slant, shovel pass e screen che andavano a sostituire tutti quei passaggi con dropback a cinque e sette passi che Rodgers aveva usato nel primo tempo. Ogni qualvolta la secondaria difensiva rimaneva più corta per aiutare la seconda linea sulle traiettorie corte, Rodgers mandava un ricevitore profondo ed inesorabilmente completava un passaggio lungo su di lui, contando anche su una delle peggiori prestazioni della secondaria dei Rams di quest’anno, con Jenkins che mostrava tutta la sua inesperienza e Fletcher che giocava secondo i suoi standard (cioè in maniera terribile in copertura).
L’attacco continuava a conquistare yards senza però mettere punti sul tabellone, quindi i Packers avevano gioco facile a segnare un paio di touchdown per mettere in ghiaccio una partita della quale non hanno mai perso il controllo, neppure nel primo tempo quando l’attacco stentava parecchio contro l’aggressiva difesa bluoro.
Uniche note positive per l’attacco dei Rams il primo touchdown su corsa di uno Steven Jackson che le voci di corridoio danno sul piede di partenza entro la deadline per le trade fissata per il 30 ottobre, e l’ennesima ricezione da oltre cinquanta yards di Chris Givens, questa volta arrivata da uno screen trasformato in un guadagno importante grazie all’agilità ed alla velocità di un giocatore che si sta sviluppando come una delle migliori armi sul profondo per i Rams.
La prossima settimana St.Louis sarà di scena a Wembley per la discussa partita contro i Patriots. Brady non sta attraversando un gran periodo, così come la difesa di New England, per cui le possibilità di un upset ci sono e sono anche abbastanza importanti. Starà ai ragazzi in maglia blu e oro non sprecarle.