Se la scelta di Tavon Austin al primo giro è di quelle che scatenano immediatamente le fantasie dei fans, quella di Bailey al terzo giro (quarta scelta) non fa altro che aggiungere euforia. Austin e Bailey hanno formato a WVU una coppia di ricevitori eccezionale (114 ricezioni a testa nel 2012), e Sam Bradford non può essere più contento di così, dopo aver visto aggiungere al potenziale offensivo tutta quella velocità ed agilità che è mancata in questi suoi tre anni da pro. Non dmentichiamo, infatti, che se Tavon Austin è la velocità pura, Bailey è poco meno di lui (meno esplosivo ma altrettanto rapido), e se contiamo anche Chris Givens, che lo scorso anno da rookie si guadagnò un posto come minaccia profonda per le difese avversarie, e soprattutto jared Cook, un tight end la cui velocità lo fa sembrare più un ricevitore, le premesse per un attacco divertente per via aerea ci sono davvero tutte. Se poi contiamo che Austin e Bailey vengono da un sistema Air Raid, che era praticamente il medesimo usato da Bradford ad Oklahoma, siamo sicuri che ci sarà da divertirsi nel 2013.
Bailey è un ricevitore di possesso, di corporatura non eccessiva ma in possesso di un incredibile stiff arm che gli è stato molto utile per aumentare le yards dopo la ricezione, grazie anche ad un’elusività sopra la media. Come già per Austin le maggiori critiche arrivano sul piano fisico. Entrambi sono sottodimensionati, soprattutto se Bailey verrà schierato all’esterno, ma le qualità di velocità, agilità e confidenza con il pallone li fanno eccellere entrambi. La speranza è che la transizione dal mondo college a quello pro sia rapida come successo a Givens. Se saranno entrambi immediatamente pronti a dare il loro contributo, ci sarà da dovertirsi.