Con la sesta scelta Fisher e Snead indirizzano la loro attenzione nuovamente sul defensive backfield, pensando questa volta alla posizione di cornerback. La scelta di McGee, primo atleta di Miami scelto al draft 2013 (come sono lontani i periodi in cui gli Hurricanes riempivano il tabellone delle scelte al primo e secondo giro…), è di quelle il cui valore si vedrà sul lungo periodo.
Difensore abbastanza fisico ed atletico, leggermente sottodimensionato, è ancora piuttosto acerbo in fatto di tecnica, e per questo crediamo si tratti di una scelta in prospettiva, per aggiungere profondità ad un reparto che è già comunque abbastanza ben messo (a differenza del comparto safety) ma in cui il numero di backup non è mai abbastanza alto. Basti ricordare a disgraziata stagione di qualche anno fa quando in casa Rams vennero schierati, a causa di infortuni, più di dieci cornerback diversi lungo l’arco del campionato.
L’agilità e la velocità sono il suo punto forte. Guardando il filmato della sua prova alla Combine si resta impressionati dalla pulizia e velocità con cui esegue il 4-cones drill. Quello che manca è ancora il senso della posizione in fase di copertura, cosa che gli ha causato più di qualche problema al College, ma è proprio su questo aspetto che il coaching staff dei Rams dovrà lavorare, nei piani di Fisher. Da non trascurare la possibilità di impiegarlo immediatamente negli special team, grazie alle sue buone doti di placcatore.