I piedi ben piantati sul terreno

Se qualcuno pensava di volare è rapidamente tornato sulla terra. Quasi schiantandosi. Partita terrificante, che lascia una sensazione di impotenza terribile: una delle peggiori emozioni che si possano provare nel football. Vedere la tua squadra che dimostra proprio di non avere abbastanza forza, talento, intelligenza, capacità per superare l’ostacolo, è qualcosa che fa veramente male agli occhi. Ma così è. 
Francamente sarei più preoccupato se fossi un tifoso dei niners, viste le loro ambizioni e la condotta della loro partita contro di noi: non hanno certo creato un vero e proprio dominio fino al quarto quarto. Insomma questa non è una pagina dedicata ai niners, per fortuna, ma se vogliono trasformare le ambizioni in realtà dovrebbero vincerle rapidamente partite come quelle di Domenica contro di noi. 
Da tifoso Rams invece vedo una certa coerenza: cresciamo mano a mano, ma certe “potenze”, certe squadre, sono al di fuori della nostra portata, in particolare senza il nostro Sammy in cabina di regia. Il reparto corse è finalmente credibile, ma è facilmente stoppabile se non c’è un adeguato controcanto aereo. 
Tra l’altro non ho ancora capito perché Quick gioca così poco: mi sembra uno dei pochi Wr con mani ottime (a parte i drop), fisico da grande Wr, veloce, e talento da potenziale giocatore decisivo. 
Non siamo neppure stati molto fortunati con i drop e i rimpalli, ma chi ha giocato lo sa: a volte è questione di millimetri e quella che sembra essere una facile presa si trasforma in un brutto rimbalzo con  il pallone che cade. Vedasi l’azione di Givens, in cui la palla gli rimbalza tra le mani poi colpisce il ginocchio del povero Chris in volo e cade per sempre a terra. Se non fosse abbastanza, proprio in quel lancio finito incompleto si infortuna anche Jake Long (per fortuna non gravemente). 
Sono errori, ma sono di quegli errori che per quanto li si possa cercare di controllare e gestire, in una minima parte, persisteranno per sempre in questo splendido gioco, e costituiscono la parte indeterminabile dello stesso. A volte le cose funzionano, a volte per pochi millimetri non funzionano. 
Schottenheimer? Ho rinunciato a capirci qualcosa. Mi è chiaro che il nostro Stacy è bravo e capace, ma non si possono fare tre down di corse. O almeno non si possono fare spesso. L’alternativa aerea se non c’è, va inventata. La loro secondaria ha fatto un ottimo lavoro, ma non si può rinunciare al gioco aereo per l’ottimo lavoro della loro secondaria, bisognava trovare aggiustamenti tali da mettere Clemens in condizione di giocare, o almeno di provarci. 
Clemens: non voglio fare il disfattista, non è nel mio carattere, ma diamine! Poca precisione, palle basculanti, letture lente, buona agilità, ma non riesce a prendere sicurezza. Lo vedo in difficoltà a livello psicologico. Secondo me, a questo punto, ci potrebbe stare anche un avvicendamento. 
Visto che stiamo sperimentando, val la pena provare anche con Austin Davis. Due anni fa sembrava veramente in gamba, quest’anno in pre-season sembrava un brocco. Varrebbe la pena tentare, anche se così facendo il povero Clemens già in difficoltà psicologica crollerebbe del tutto. 
Dobbiamo prendere queste partite rimanenti come un percorso offertoci per mettere a posto la secondaria. Se riusciamo ad arrivare al prossimo anno con questa linea difensiva, con questi LB e con una secondaria finalmente capace di grandi hit e rapida nel leggere le situazioni, partiremo certamente meglio. Spesso sembra proprio che i giocatori della secondaria manchino di esperienza nel leggere quello che gli sta accadendo intorno, ed è anche giustificabile vista l’età media, ma se riuscissimo a farli crescere nelle prossime partite questo non sarebbe un anno buttato alle ortiche. 
Per l’attacco ovviamente tutto dipenderà ancora una volta da Bradford che, come ogni anno, anche nel prossimo partirà con le frasi che lo accompagnano oramai da tempo: “Questo è l’anno decisivo”, “Quest’anno deve dimostrare se è un franchise Qb o meno”… Solite cose. 
In ultimo se mi è consentito vorrei porre una domanda ai nostri lettori: quali sono i “need” più impellenti secondo il vostro parere? E aggiungo: quali “need” preferireste colmare con il draft e quali con la free agency?

I commenti sono chiusi.