Prego, accomodarsi all’uscita.

I primi giorni di Free Agency hanno visto i Rams praticamente immobili nel mercato di entrata, mentre in quello di uscita c'è stato parecchio movimento. Caso Saffold a parte, i Rams hanno rimesso sotto contratto il linebacker Jo-Lonn Dunbar er altri due anni per un totale di poco più di 3,5 milioni di dollari, e fin'ora queste sono le uniche due notizie di giocatori che vestiranno la casacca bluoro per il 2014. Tutti gli altri presunti obiettivi, da Byrd a Verner a Schwartz hanno firmato per altre squadre, ed al momento non sembra profilarsi all'orizzonte alcuna acquisizione di veterani, a meno che la visita che il ricevitore Kenny Britt farà a rams Park in questo weekend non termini con il suo ingaggio.
Molto movimentato, invece, il mercato in uscita, come accennavamo in apertura. le due guardie Chris Williams e Shelley Smith hanno firmato rispettivamente per Bills e Dolphins, e per la franchigia di Miami ha firmato un contratto biennale anche il buon Cortland Finnegan.
Il tight end Mike McNeill ha rifiutato l'offerta dei Rams per andare ad accasarsi a Carolina, ed infine il quarterback Kellen Clemens ha firmato per i San Diego Chargers, andando a rimpiazzare Charlie Whitehurst come backup di Philip Rivers.

La perdita di Smith e Williams è mitigata dal ritorno di Saffold, anche se quest'ultimo è al momento l'unica guardia in forza a St.Louis, oltre al rookie 2013 Barret Jones, che può ricoprire sia il ruolo di guardia che quello di centro. Pochi rimpianti lascia la partenza di McNeill, data la grande profondità del ruolo di tight end, mentre Finnegan era già stato rilasciato (come anche la guardia Harvey Dahl), per cui nessuna sorpresa su quel fronte.
Quello che ha sorpreso un po' tutti è stato l'addio di Clemens, la cui partenza lascia scoperta una situazione che quest'anno Snead e Fisher non potranno certo ignorare come fatto nel 2013.
Coaching staff e front office hanno più volte rassicurato di voler puntare ancora forte su Bradford, ma a questo punto siamo senza un quarterback di riserva, ed avere Austin Davis a roster non rassicura di certo. Tagliato prima del camp in favore di Clemens, riportato in squadra dopo l'infortunio di Bradford, Austin non ha visto il campo nemmeno quando Clemens aveva una giornata negativa, il che la dice lunga sulla considerazione del coaching staff nei suoi confronti.
E' chiaro che una scelta al prossimo draft sarà certamente un quarterback da sviluppare nei prossimi due/tre anni, ma è altrettanto certo che si rende necessario portare a St.Louis un veterano che possa fungere da backup a Bradford quest'anno e contemporaneamente da chioccia per il rookie, dando la sicurezza necessaria per poter sostituire il numero 8 sia a stagione in corso nel caso di un altro infortunio, sia al termine della prossima stagione, se l'esperimento Bradford andasse a conclusione ed il rookie non fosse ancora pronto.
E' immediatamente circolata la voce che vorrebbe Mark Sanchez messo sotto contratto dai Rams non appena i Jets lo rilasceranno, cosa che sembra essere ormai imminente. A favore di questo scenario c'è ovviamente il forte legame tra Schottenheimer e l'ex USC, che a New York hanno lavorato assieme.
Certo, se ci dicessero che arriva Sanchez per giocare titolare entreremmo in una spirale di depressione infinita, ma come backup potrebbe essere la soluzione migliore. Conosce il sistema (ehm…) di Schottenheimer, ed ha la sufficiente esperienza da non lasciare in bragje di tela una squadra nel momento in cui dovesse rendersi necessario il suo ingresso in campo.
Altre alternative praticabili non se ne vedono, o se ne vedono pochine.
 

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