Un grande Gurley abbatte i Browns

Dopo la settimana di sosta, i Rams tornano alla vittoria sconfiggendo i Cleveland Browns in casa con un punteggio abbastanza rotondo: 24-6. La vittoria vale il secondo posto nella NFC West e riporta il record stagionale della franchigia del Missouri in parità, mentre per Cleveland sprofondano a 2-5 al terzo posto della AFC North, una vittoria in più rispetto al fanalino di coda dei Ravens.
Nonostante tutto, però, non bisogna lasciarsi ingannare dal risultato. La partita è stata in bilico per quasi tre quarti, inchiodata tra una difesa dei Rams che annichiliva ogni tentativo di attacco dei Browns ed un attacco di St.Louis che si annichiliva da solo risultando il solito, trito e ritrito attacco sterile ed improduttivo, eccezion fatta per il fenomeno Todd Gurley.
La partita, come detto, la faceva la difesa dei Rams, che metteva a segno i primi sette punti dopo nemmeno tre minuti di gioco. Janoris Jenkins intuiva il bubble screen di McCown per Gabriel e si fiondava a tutta velocità sul ricevitore avversario. Il placcaggio faceva schizzare via il pallone dalle mani di Gabriel e McLeod era lesto a recuperarlo e riportarlo in end zone per il vantaggio iniziale dei padroni di casa.
Nel drive successivo toccava a William Hayes piazzare un sack su McCown provocando un fumble di quest’ultimo, ed anche in questa occasione era un difensore di St.Louis, Ayers, ad impadronirsi dell’ovale e ridare palla al proprio attacco.
La chiave della difesa dei Browns era di contenere al massimo le corse di Gurley e, almeno per le prime battute della partita, la consegna veniva rispettata alla lettera, obbligando i Rams ad accontentarsi del field goal del solito Zuerlein.
Finalmente i giocatori dei Browns riuscivano a mantenere il possesso del pallone per più di tre azioni consecutive, ed anche grazie a qualche penalità della difesa avversaria, gli ospiti riuscivano finalmente ad appropinquarsi alla goal line, dalla quale venivano però respinti dall’implacabile front four. Il preciso piede di Coons dava ai Browns 3 punti e la speranza di riacciuffare gli avversari se solo l’attacco fosse riuscito a rimanere disciplinato quel tanto che bastava a non perdere la palla ad ogni piè sospinto.
Cominciava così un estenuante batti e ribatti con protagonisti Johnny Hekker ed Andy Lee, che si sfidavano a suon di pedate (al pallone, ovviamente)  in una vera e propria guerra di posizione. I Browns non riuscivano a sfruttare un turnover dei Rams quando Jared Cook decideva che non era il caso di droppare il solito pallone in ricezione quando lo si poteva tranquillamente perdere durante il placcaggio.
Il primo tempo si chiudeva con una svirgolata di Zuerlein da 63 yard. Va bene la distanza proibitiva, ma l’effetto ad uscire preso dal pallone era qualcosa di davvero bizzarro.
Al rientro in campo i Browns sembravano aver trovato la chiave per scardinare la difesa avversaria piazzando due grossi guadagni consecutivi. Alle 27 yard ricevute da Barnidge si aggiungevano le 22 corse da Crowell, ma ancora una volta Coons doveva entrare in campo e piazzare la palla tra i pali per altri tre punti.
Gurley decideva di cambiare passo e si produceva in una strepitosa corsa con la quale guadagnava 48 yard, arrivando in red zone, ma l’attacco dei Rams non era ancora pronto a seguirlo, ed il drive si inceppava sul più bello. Usciva Zuerlein per un calcio dalle 35 che apparivano 3 punti sicuri, ma ancora una volta lo strano effetto ad uscire impresso al pallone faceva sì che il field goal risultasse largo a destra.
I Browns non giocavano male, ma una serie di penalità tremende riusciva a rovinare tutto quanto di buono l’attacco riusciva a costruire, compreso un holding di Thomas che annullava una splendida ricezione da 36 yard di Benjamin.
Il terzo quarto andava verso la fine, ed i Rams decidevano finalmente di combinare qualcosa di buono anche in attacco. Invece dei soliti passaggini laterali, Foles andava finalmente sul profondo, ottenendo prima una interferenza su Britt da 26 yard, e subito dopo un completo, sempre su Britt, che dava l’illusione della segnatura sul tuffo del ricevitore numero 18.
Gli arbitri posizionavano la palla sulla una yard, e da quella posizione, con una corsa a sinistra, Todd Gurley entrava intoccato in end zone per il suo primo touchdown da professionista.
I Browns si vedevano quasi spacciati, e cercavano di accelerare i tempi per sperare in una rimonta difficile ma, tutto sommato, non impossibile. Dovevano, però, fare ancora i conti con la difficoltà a mantenere il possesso della palla. McCown pescava Benjamin per un guadagno da 20 yard, ma al placcaggio era McDonald a provocare il terzo fumble di giornata. Fairley prendeva la palla vagante ed i Rams tornavano in attacco per piazzare la zampata finale. I protagonisti di questo drive erano Austin e Gurley, con quest’ultimo che si produceva in una corsa da 16 yard con taglio repentino e slalom tra i difensori per il suo secondo touchdown personale che fissava il punteggio sul definitivo 24-6.
C’era ancora tempo per l’ennesimo sack, il quarto, su McCown che provocava l’ennesimo fumble, il quarto, ricoperto da Sims. Nell’azione McCown si infortunava, ed a fine partita entrava per i Browns Johnny Manziel, che conquistava un primo down ma scivolava troppo presto sul tentativo di convertire successivamente  un quarto down, abbandonando quindi ogni residua, sebbene ormai remotissima,  speranza di rientrare in partita.
I Browns sono sembrati un po’ la fotocopia dei Rams. Una squadra, cioè, che sembra poter fare bene ma che commette degli errori madornali che le impediscono di portare a casa la partita. Ieri sera sono stati i fumble e le penalità a bloccare un attacco tutto sommato quadrato e con un McCown che, nonostante i tantissimi colpi subiti, è sempre sembrato in grado di padroneggiare la situazione anche di fronte ad una difesa aggressiva e potente come quella dei Rams.
Dal canto loro i Rams hanno confermato la strepitosa forma della difesa, nella quale i soliti Donald e Jenkins l’hanno fatta da padrone, ma hanno anche confermato che in attacco dietro a Gurley c’è un buio davvero preoccupante.
Tolte alcune azioni di Austin, il parco ricevitori risulta assente se non per la ricezione da 41 yard di Britt, con Foles che continua a lanciare palloni a tre-cinque yard e nemmeno sempre a bersaglio.
La linea offensiva sembra sempre sul punto di collassare, anche se sulle corse sta cominciando a trovare una buona solidità e le yard di Gurley, alla terza partita consecutiva oltre le 120 yard, sono lì a testimoniarlo.
Domenica prossima all’Ed Jones Dome arrivano gli arcirivali in disgrazia dei 49ers. Per i Rams un’ottima opportunità di mettere altro fieno in cascina ed addirittura attaccare il promo posto in Division (a seconda del risultato dei Cardinals nel Monday Night di questa notte).
 

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