Sorpresa: Kroenke vuole il 100% dei Rams

Clamoroso colpo di scena nella vicenda del passaggio di proprietà dei Rams: il socio di minoranza Stan Kroenke, ha comunicato di aver deciso di sfruttare il proprio diritto di prelazione per acquistare il 60% rimanente delle quote societarie, diventando così di fatto il solo proprietaro della franchigia di St. Louis.
Kroenke deteneva infatti, in caso di vendita delle azioni della franchigia non in suo possesso, il dirittodi prelazione per pareggiare qualsiasi offerta fosse pervenuta. La notizia ha fatto abbastanza scalpore perchè quella di una volontà di Kroenke di acquistare l’intero pacchetto era l’unica opzione che praticamente tutti avevano escluso fin dal primo momento, poichè Stan possiede delle quote nei Denver Broncos e nei Colorado Avalanche (NHL) e ciò è in contrasto con le regole NFL che vietano la partnership incrociata negli stessi mercati.
Inoltre, negli ultimi giorni erano circolate insistenti levoci che Kroenke volesse rilevare una quota consistente del pacchetto azionario dell’Arsenal, la squadra di calcio della Premiership inglese, di cui già detiene una quota di minoranza. Tutto lasciava quindi pensare ad uno scenario totalmente opposto a quello che si èverificato, e cioè che Kroenke avrebbe venduto il suo 40% a Khan, il magnate dell’Illinois che aveva presentato un’offerta per rilevare i Rams.
Kroenke è sicuramente un uomo dal patrimonio immenso,perfettamente in grado di rilevare la quota dei Rams, e da questo punto divista è molto più solido ed affidabile di un qualsiasi Khan che sounta fuori dal nulla, e non bisogna dimenticare che Kroenke è ben introdotto negli ambienti sportivi pro americani, cosa che Khan non può certo vantare. Nonostante solo la scorsa settimana il commissioner Goodell abbia dichiarato che la NFL non è disposta a deviare dalle proprie regole, molti analisti sostengono che se Kroenke ha preso questa decisione è perchè deve avere qualche asso nella manica per superare l’ostacolo delle regole sulla “cross-ownership”.
La palla passa ai proprietari NFL.

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