Battuti i Broncos a Denver

Importantissima vittoria dei Rams all'Invesco Field di Denver, che permette agli arieti di tornare in vetta alla NFC West sfruttando il tie breaker favorevole nei confronti dei Seattle Seahawks, con cui condividono il medesimo record di 5 vittorie e 6 sconfitte. La prima vittoria lontano dalle mura amiche di questa stagione è arrivata al termine di una partita che ha ricalcato quasi fedelmente le ultime prestazioni dei Rams (il "quasi" è ovviamente riferito al fatto che stavolta lo score finale è stato favorevole…). Partiti a rilento e sotto 10-0, i Rams hanno sfoderato un secondo quarto da favola, ribaltando completamente la situazione e rientrando in pieno controllo della partita, grazie anche ad un 'playcalling finalmente creativo e convincente.

 

Dopo undici giornate passate a giocare la fionta di end around su Amendola, Shurmur l'ha finalmente chiamata due volte in due drive consecutivi, permettendo al ricevitore di guadagnare un totale di 43 yards in due portate e cogliendo completamente di sorpresa la difesa avversaria. Ottimo anche il continuo utilizzo della playaction che, grazie anche ad una difesa avversaria che reagiva immediatamente a qualsiasi movimento di Steven Jackson, lasciava aperto il gioco aereo, soprattutto quello dei tight end, autori di ben 3 touchdown (2 per Bajema ed 1 per Hoomanawanui). Spettacolare la partita di Sam Bradford, per la prima volta oltre le trecento yards lanciate e con tre TD pass all'attivo, ed il bottino avrebbe potuto essere più ricco se nell'ultimo quarto non fosse tornato il solito Shurmur conservativo che ha messo la palla nelle sole mani di Jackson con l'unico risultato di riconsegnare in fretta la palla agli avversari permettendo una rimonta che avrebbe avuto del clamoroso. Grazie infatti al buon bottino accumulato nel primo tempo e ad un provvidenziale TD segnato nel terzo periodo (oltre che al calcio di Brown che alla fine ha fatto la differenza, i Rams hanno potuto portare a casa la partita nonostante i Broncos abbiano segnato ben 20 punti nell'ultimo periodo. Kyle Orton è andato a nozze, soprattutto nel quarto periodo, con una difesa che blitzava spesso e volentieri la safety lasciando i ricevitori in copertura singola e senza aiuto aggiuntivo, una situazione che ha favorito i lunghi guadagni di Lloyd e compagni, che sono quasi valsi l'overtime per Denver. Spagnuolo dovrà ancora lavorare un bel po' su questo aspetto, ma l'impressione è che il lavoro sia necessario all'interno del suo coaching staff, poichè la squadra ha dimostrato di essere in grado di giocare un football spregiudicato e produttivo in qualsiasi situazione, a differenza dell'offensive coordinator, spesso vittima di una terrificante paura di osare troppo. Come già più volte rimarcato, non è una squadra, questa, in grado di gestire le partite. Una volta partiti a tavoletta, staccare il piede dall'acceleratore significa solo dare la possibilità all'avversario di recuperare il terreno perduto. Questa domenica la rimonta non è riuscita, ma non sempre va così bene, ed il record dei Rams sta lì a dimostrarlo, implacabile nella sua numerica freddezza.

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