Niente Playoffs, passano i Seahawks.

I sogni di gloria si fermano a Seattle, frantumandosi su un intercetto letale subito da un Sam Bradford che sembra un cavallo schiumante che morde le briglie tenute troppo strette dal cavaliere. Un altro cavallo schiumante, ma di rabbia, è Steven Jackson, letteralmente dimenticato da Pat Shurmur per tre quarti di partita, e non a caso l'unico bel drive che i Rams riescono a mettere insieme in tutta la partita vede il Probowler assoluto protagonista con corse e ricezioni. Al di fouri di quello, il nulla assoluto (11 portate per 45 yards il suo misero totale), non per colpa di Jackson o per metiro della difesa avversaria, ma perchè Shurmur preferisce mettere due volte (!) la palla decisiva per un terzo e corto nelle mani di Karney invece che andare con il manuale, che recita "nelle partite importanti e nelle situazion importanti, la palla va al tuo miglior giocatore. Sempre".

Il 16-6 con cui i Seahawks guadagnano il dubbio onore di essere la prima squadra della storia a vincere a division ed accedere ai playoff con un record negativo, è figlio di diverse situazioni negative nei confronti dei Rams. Un attacco ultraconservativo che riesce ad impensierire una sola volta una difesa che ha subito una media di 29 punti a partita. un offensive coordinator che mostra di non fare alcun affidamento sui propri ricevitori per il gioco profondo, chiamando continuamente passaggi corti, swing pass sui running back e lancetti nella flat. Un corpo ricevitori che non fa assolutamente nulla per far cambiare idea al proprio offensive coordinator, mancando malamente due passaggi profondi perfetti nelle uniche due occasioni in cui Shurmur decide di provare a lanciare lungo.
Lasciamo per ultima la crew arbitrale, inguardabile, perchè come al solito le pessime chiamate hanno influito sul risultato finale, ma non sono state il motivo principale della sconfitta dei Rams. Inesistente il defensive holding su Bartell che ha annullato un sack al terzo down mantenendo vivo il drive sfociato poi nel TD pass di Whitehurst per Williams. Generoso (per usare un eufemismo) lo spot di un primo down su un terzo e uno che ha consentito ai Seahawks di mangiare altro tempo sul cronometro, ma in quesro caso Spagnuolo è almeno corresponsabile, per non aver neanche pensato di chiamare il challenge per rimettere a posto la palla. Sospetto il fallo personale (giusto) chiamato per uno spintone di troppo a gioco fermo, senza che fossero sanzionati i due o tre successivi spintoni di risposta del giocatore dei Seahawks, che ha fatto guadagnare una bella posizione di campo a Seattle. Un offside gigantesco di Curry non chiamato, quando anche il difensore stesso si aspettava la flag, che sarebbe valso un primo down. E sorvoliamo sulle mosse da wrestling con cui un paio di volte è stato fermato Chris Long, a cui mancano almeno un paio di sack a causa di queste trattenute.
Sugli scudi una difesa quasi impeccabile. A parte il primo drive, dove Whitehurst sembrava Joe Montana grazie agli assegnamenti difensivi piuttosto "allegri" che permettevano al QB di Seattle di completare un pass da 61 yards per l'ex Ram Ruvell Martin e trovare un TD per Mike Williams con un bel passaggio controflusso, la difesa dei Rams ha davvero concesso pochissimo, fermando abbastanza bene il gioco di corsa e soffrendo solo un po' più del dovuto la mobilità di Whitehurst, che quando usciva in scrambling creava sempre qualche grattacapo.
Ovvia qualche pausa nel terzo e quarto periodo, dovuta soprattutto alla stanchezza ed alla fatica di stare molto in campo, perchè l'attacco non riusciva a sostenere drive lunghi permettendo alla difesa di riposare un po'.
Alla fine dei conti, la partita l'ha vinta la squadra che ha maggiormente cercato la vittoria, anche se non è che si sia dannata molto. I Rams hanno perso troppe opportunità, prima rinunciando a Steven Jackson, poi droppando palloni tanto importanti quanto facili, poi commettendo penalità stupide, come l'encroachment che ha regalato un primo down ai Seahawks e l'holding inutile di Robinson che ha negato un primo e goal a Jackson.
Già, Robinson. La sua partita è stata davvero irritante. Dell'holding abbiamo già detto. C'è da registrare un errore da pivellino, quando riceve un passaggio sulla sideline senza preoccuparso di avere entrambi i piedi in campo, ma anche la sua costante capacità, sui terzi down, di piazzarsi a ricevere una yard corto dalla chiusura, facilitando così il compito del difensore che lo deve fermare prima del secondo paletto.
C'e' bisogno di ricevitori come il pane, ma Robinson dovrebbe prendere la roba dall'armadietto e cambiare aria. Doveva essere il veterano che avrebbe cresciuto i giovani rookie, ma se l'esempio che dà è quello di ieri sera, meglio che vada a darlo altrove.
Un'ultima considerazione sul coaching staff. Abbiamo più volte rimarcato, durante la stagione, come Shurmur, e di conseguenza Spagnuolo che ne avalla le chiamate, si sia dimostrato troppo codardo nel playcalling. Probabilmente la necessità di proteggere Bradford da troppe giocate forzate, o l'obbligo di fare di necessità virtù a causa degli infortuni ai ricevitori che hanno tolto alla squadra ogni seria arma sul profondo, hanno influito sullo stile superconservativo delle sue chiamate. L'anno da rookie, però, per Bradford è terminato, e sembra abbastanza maturo da poter camminare da solo. Quindi o Shurmur apre anche la parte di playbook intitolata "long passing", o eltrimenti Spags dovrà trovare una soluzione, perchè comprare una Ferrari per andare a fare il giro del cortile di casa non è proprio il modo migliore di ragionare.
Cala quindi il sipario su una stagione che resta comunque molto positiva. Abbiamo superato il numero di vittorie delle ultime tre stagioni (totale!), abbiamo una buona prospettiva come quarterback, abbiamo una difesa in crescita, una concorrenza divisionale non eccelsa e la quattordicesima scelta al draft del prossimo Aprile.
Il futuro ci appartiene!
Infine, mi resta solo una domanda: durante la partita è passata una clip in cui ad un Sam Bradford che sembrava Jack Nicholson in versione Shining l'intervistatore chiedeva cosa si fosse comprato con i 78 milioni del contratto. La risposta di Sam è stata "un tavolo da ping pong". ARE YOU REALLY KIDDING ME, MAN?!?!?

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