I Colts si avvicinano

Grande fermento nel training camp dei Rams in vista dell’esordio di sabato prossimo con Indianapolis. Dopo i molti movimenti di mercato che hanno portato a St.Louis una carrettata di free agents, tra cui segnaliamo l’ultimo arrivo Cadillac Williams ed il linebacker Ben Leber, che però sta ancora trattando sull’accordo da firmare, c’è molta attesa per vedere finalmente sul campo le potenzialità di questi Rams, che i primi power rankings danno intorno alla quindicesima posizione globale. Negli scrimmage di allenamento sin qui disputati il nuovo sistema offensivo installato da McDaniels sembra dare buoni frutti, ma ovviamente il tutto andrà testato e valutato in campo, e la sfida con i Colts sarà un ottimo banco di prova sia per vedere a che punto è la squadra come condizione, sia per constatare il livello di sincronia dell’attacco. Gli osservatori hanno finora raccontato di un gioco molto più verticale rispetto all’orizzontalità della WCO di Shurmur, con Bradford molto più impegnato a lanciare profondo per sfruttare l’ìesplosiva velocità di Donnie Avery, che sembra aver recuperato appieno dall’infortunio al ginocchio che l’ha tenuto fuori tutta la scorsa stagione. E proprio tra i ricevitori la battaglia è “cruenta” per la conquista di un posto a tavola, e se durante il camp è emerso prepotentemente Danny Amendola, tra gli altri ancora nessuno può dirsi sicuro di essere nel lineup di partenza sabato sera, anche se presumibilmente saranno proprio Avery e Sims-Walker i prescelti, almeno per ora. Nonostante la poca preparazione dovuta al lockout, si registrano pochi infortuni in generale e muscolari in particolare, ma l’unico infortunio serio finora verificatosio ha colpito duro la secondaria difensiva. Il CB Jerome Murphy, infatti, si è fratturato la caviglia ed ha dovuto essere operato. Probabile stagione finita per Murphy, anche se i medici hanno stimato un tempo di recupero di dieci settimane, ed i Rams devono decidere se metterlo in Injured Reserve List (decretando la fine della stagione) o tenerlo a roster, occupando uno spot, fino a guarigione avvenuta.

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