Una vittoria con passo indietro

I facili entusiasmi del dopo Colts vengono immediatamente ridimensionati dopo la seconda partita di preseason. Come si usa dire, i Rams vincono ma non convincono. Nonostante la vittoria 17-16 arrivata all'ultimo secondo grazie ad un field goal di Josh Brown, tutto quanto si era visto di buono la settimana scorsa è stato quasi azzerato.
Nella partita che conta, i primi due quarti dove si sono affrontati i titolari, i Titans hanno letteralmente dominato i Rams, in attacco ed in difesa concedendo unicamente il big play con cui Bradford ha aperto la partita. Alla prima azione di gioco, infatti, Bradford effettuava una playaction su Jackson che veniva bevuta dall'intera difesa di Tennessee, lasciando Brandon Gibson completamente solo a correre una post perfetta e ricevere un passaggio con il contagiri del quarterback di casa per un touchdown da 83 yards.

Sembrava il preludio ad un'altra partita in discesa, ma la musica era destinata a cambiare subito. La difesa non era particolarmente attenta, mancando diversi placcaggi sulle corse, e permetteva ai Titans di accorciare con un field goal di Bironas. Nel drive successivo una pallasmanacciata maledaSims-Walker portava all'intercetto dei Titans ed alla seconda segnatura, stavolta un TD su corsa, a cui i Titans aggiungevano altri due field goal prima della fine del primo tempo.
Ci pensavano poi i rincalzi a raddrizzare la partita, con una rimonta sfociata in un TD pass di Feeley per Avery ed il già citato field goal di Brown che suggellava la vittoria dei Rams per un punto.
Soffermandosi sulla prestazione dei titolari ci sarebbe di che restare sconfortati se non si considerasse che siamo sempre in preseason, nel bene e nel male.
L'esordio stagionale di Steven Jackson è stato piuttosto negativo, accompagnato anche da una prestazione sottotono della linea d'attacco, incapace di aprire i buchi che la scorsa settimana aprivano invece facilmente. Ed anche in tasca passaggio, Bradford ha avuto i suoi problemi di pressione, tutta un'altra storia rispetto alle ore a disposizione per lanciare contro i Colts.
L'incapacità di leggere e contrastare i blitz avversari ha anche fatto venire un brivido a tutti nel secondo periodo, quando un blitz di Finneran è finito con un placcaggio basso di Bradford che a molti ha fatto rivivere l'episodio Harrison-Green nel 1999. Quando Sammy si è rialzato e si è capito che non aveva subito nulla di grave, c'è stato un gran sospiro di sollievo sugli spalti, in sideline e…sul divano di casa.
Segnali sconfortanti anche dalla difesa, tranne che per la secondaria, sempre piuttosto attenta e pronta anche nel supporto sulle corse.
Pressione sul quarterback quasi nulla, linea di difesa completamente sovrastata da quella avversaria, linebacker in perenne sofferenza soprattutto, ancora, sulle corse esterne, dove l'overpursuit dei due linebacker esterni lasciava delle praterie ai backs avversari, e nulla poteva, da solo, il povero Laurinaitis, che spesso veniva ingolfato nel traffico dai propri compagni di reparto.
Si torna al lavoro, questa settimana, per cercare di cementare una base di titolari sulla quale basare poi l'ultima di preseason tra due settimane, che sarà il vero banco di prova per molti che si giocano ancora il posto.

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