Con un convincente 24-17 ai danni dei Jacksonville Jaguars, i Rams completano una perfect preseason che mancava dal 1979, anno in cui gli allora Los Angeles Rams raggiunsero il Superbowl. Se il buongiorno si vede dal mattino a vogliamo credere alla cabala, sarà una stagione interessante per i colori blu e oro.
Lasciando però da parte i facili entusiasmi, ricordiamo che è pur sempre "football d'agosto" dove tutti vincono il Superbowl prima ancora di giocare la stagione, cerchiamo di cogliere i lati positivi e negativi che anche quest'ultima partita ha evidenziato.
I titolari sembrano solidi, sia in attacco che in difesa. Forse qualche dubbio può sorgere dal reparto linebackers, dove l'assenza di Laurinaitis si è fatta particolarmente sentire ieri sera ed anche Poppinga non ha certamente brillato, ma sta di fatto che anche con tutte le riserve del caso, gli avversari di questa preseason non hanno fatto sfracelli sulle corse, ed anche i tight end avversari, storicamente un punto debolissimo della difesa dei Rams, hanno combinato poco.
La linea di difesa ha messo una enorme pressione su Garrard, pur senza beneficiare del supporto dei blitz, e la pass rush esterna sembra essere il punto di forza del reparto difensivo.
Sugli scudi, per l'ennesima volta, il tight end rookie Lance Kendricks, che ha segnato il suo terzo touchdown in un'azione da manuale: playaction su Jackson, tutta la difesa fa un passo di troppo in avanti leggendo la corsa e Kendricks svicola subito alle spalle dell'ultimo difensore per ricevere un perfetto lob da Bradford ed involarsi in touchdown.
Kendricke e Amendola sembrano essere i due punti fermi del gioco aereo, che ieri sera potrebbe aver ritrovato anche Donnie Avery. Un paio di belle ricezioni, dei bei movimenti e soprattutto una ottima velocità che gli ha consentito di prendere un po' di spazio dai difensori, sono il risultato della prestazione che dovrebbe aver assicurato ad Avery un posto al sole, considerando anche che Clayton è stato rimesso sotto contratto ma è attualmente infortunato, e Gilyard ed Alexnder hanno continuato a mostrare la solita discontinuità alternando belle giocate a errori marchiani.
Nei prossimi giorni il coaching staff dovrà effettuare gli ultimi tagli, quelli più dolorosi ma anche più difficili da decidere, per portare il roster dei Rams a dimensione da regular season, e lì vedremo i risultati definitivi di questo training camp 2011.