I playoff NFL ci regaleranno la suggestiva sfida tra Jared Goff da una parte e Matthew Stafford e Sean McVay dall’altra. Poteva mancare il commento del nostro Gianca16? Certo che no.
Ci sono partite, nella NFL, più partite di altre.
Partite dove il coefficiente emozionale, umano, può diventare superiore addirittura alla posta in gioco. I Rams che vanno a Detroit, a giocarsi la Wild Card con i Lions, fa sicuramente parte di questa categoria.
Ancora ricordo l’imbarazzo di quella mattina di 3 anni fa, appena eliminati dai Playoff nella frozen tundra, ma raggelato da un vento ancora più freddo sulla faccia: lo scambio (non certo alla pari) tra Jared Goff e Matt Stafford. Non ci volevo credere.
Ha avuto ragione Snead, i pianeti si sono allineati (ve li ricordate i passaggi per Kupp a pochi secondi dalla fine?) e abbiamo vinto il Super Bowl.
Ma Goff… era veramente da sacrificare?
Quell’anno furono i Lions, in iniziale fase di ristrutturazione, a venire a trovarci a Los Angeles. Non ci fu partita, anche se all’inizio Campbell si mostrò aggressivo come poi lo sarebbe sempre stato.
Questa volta però i favoriti sono loro. Ne hanno vinte di più. È da inizio stagione che tutti gli analisti li vedono come la squadra più ‘smart’. Devono dimostrare di saper vincere un Playoff. Hanno fame.
Dal punto di vista tecnico, tattico, è facile, dovrebbe risultare una partita combattuta, ben congeniata, tra squadre con punti di forza simili (attacchi esplosivi e molto ben bilanciati) e magagne (secondarie difensive) che si assomigliano. Magari decisa da uno o più big play concessi dai defensive back, o per qualche calcio indovinato o sbagliato
Entrambe le squadre con allenatori guru (molto protagonisti), che imposteranno la contesa come la finale di un campionato del mondo di scacchi, cercando continuamente di sorprendere l’avversario (per mostrare quanto sono bravi).
Cosa si inventerà stavolta McVay? E quanti quarti down giocherà Campbell?
Ma la componente psicologica? Avrà un ruolo? Paralizzerà, o almeno limiterà, entrambi o uno dei due quarterback? Oppure lo galvanizzerà per una prestazione epocale?
I tifosi dei Lions sono stati esortati a non presentarsi con la (storica) maglia 9 di Stafford. A non rendergli la vita, nel suo vecchio ‘nido’, facile.
Matt in quel campo ci ha passato 13 anni. C’era arrivato da eroe, da prima scelta assoluta… e però come ha fatto un quarterback di questo livello (coadiuvato da un ricevitore che chiamavano Megatron) a non ottenere di più? Solo 3 PO e 0 vinte. Saprà, questa volta, mostrarsi al suo meglio, coadiuvato da un attacco (e dal coach) che lo adora?
E Goff? Stringerà la mano a McVay? Si fisseranno negli occhi?
Credo, da psicanalista da bar sport, che il vero nodo emotivo sarà proprio questo.
Quale dei due ‘inconsci’ avrà la meglio sull’altro. Chi forzerà all’errore l’Altro.
McVay pretenderà dalla difesa di Raheem Morris tutto quello che il ‘suo’ vecchio quarterback pativa. Lo conosce bene. Blitz continui dei DB. Donalds e compagni sempre a caccia del suo scalpo.
Ma Goff non può non saperlo, e proprio contro questa pressione vorrà mostrarsi per quello che è diventato. Per quello che vale ora. Lui che da McVay è stato ‘ripudiato’. Negli ultimi due anni si è sempre classificato nei primissimi posti delle statistiche di lancio. È maturato. È un Altro.
Per me i protagonisti del duello a distanza saranno loro. Già mi immagino i primi piani della TV.
In ogni caso staremo svegli fino all’alba di lunedì per sapere come è andata, gioendo e soffrendo ancora più del solito.
In questa pazza stagione, che qualcuno avrebbe addirittura voluto ‘tankare’ per prendersi un quarterback rookie, scoprendo – invece – di avere in casa ancora uno dei migliori passatori di tutta la lega.
Ci vediamo a Detroit, in uno stadio che sarà tutto azzurro-argento, con un tifo contro impensabile, da sfavoriti, sicuri – però – che la partita sarà alla nostra portata.
P.S. E fateci caso… sugli spalti del Ford Field, dalla massa dei tifosi Lions, d’ogni tanto potrebbe venire inquadrata anche una maglia Rams col numero 16