È iniziato lo scorso mercoledì il training camp 2024 dei Los Angeles Rams, che quest’anno si tiene alla Loyola Marymount University. Non staremo qui a fare resoconti giornalieri (empatizziamo assai con i giornalisti inviati al camp che, ogni santo giorno, devono trovare notizie da pubblicare tra la marea di fuffa che esce dal camp), anche perchè basta leggere i resoconti delle 32 franchigie NFL e va sempre tutto benissimo, sono sempre tutti fortissimi, tutti fiduciosi che la stagione andrà a gonfie vele. Mai uno che dica che il camp sta evidenziando che la squadra (qualunque sia) farà assai fatica.
Ci limitiamo, dunque, a registrare le notizie importanti, buone o cattive che siano, iniziando dall’infortunio di Derion Kendrick, che si è rotto il legamento anteriore del ginocchio. Stagione praticamente finita, per lui, anche se con le recenti tecniche ricostruttive e riabilitative c’è qualche remota possibilità di rivederlo in campo a fine stagione. Sebbene le gerarchie 2024 non siano ancora state rese note ufficialmente, il front office si è già messo in moto per cercare un eventuale sostituto, e Sean McVay ha aperto più di una porta alla possibilità che rientri nei ranghi Akhello Witherspoon, che lo scorso anno tanto bene ha fatto (a differenza di Kendrick, bisogna dire).
L’altra notizia positiva è il raggiungimento di un accordo con Matt Stafford per una riformulazione del contratto. Non si tratta di un’estensione (terminerà sempre nel 2026) nè di un aumento dei soldi dovuti, ma solo la trasformazione in garantito di una cospicua parte dell’ingaggio che, da quest’anno, non lo era più. L’accordo innanzitutto scongiura un possibile holdout del quarterback titolare, sebbene la sua partecipazione agli OTA non facesse prevedere questa eventualità, ma soprattutto ci dice una cosa: che Stafford è ai titoli di coda. Quasi certamente al termine di questo contratto non riceverà proposte di rinnovo. I Rams devono, quindi, iniziare a pensare per davvero ad un suo sostituto. L’esperimento Stetson Bennett, interrotto in maniera inaspettata lo scorso anno, sta procedendo bene, ma l’impressione è che non possa rappresentare la soluzione a lungo termine che piace a McVay. Aspettiamoci, dunque, un movimento in questo ruolo o durante la stagione o, comunque, nella prossima offseason, draft 2025 compreso.
Per tutto il resto attyendiamo con impazienza la prima partita di preseason, dove finalmente vedremo all’opera i rookie (grandissima curiosità intorno al duo Verse/Fisk ed a Corum). Solo dopo questa prima partita potremo iniziare a tirare le somme più o meno reali di come sta andando il camp e di come i nuovi arrivati (rookie ma non solo) stanno progredendo.