Il draft della stagione successiva ad un campionato vincente non è quasi mai entusiasmante e pieno di aspettative. Da una parte, il fatto di scegliere in fondo alla lista fa sì che tutto il can can sia già praticamente scemato, quando arriva il tuo turno, e tutti i giocatori che hanno riempito le cronache ed i mock draft negli ultimi mesi sono già bell'e che andati. Dall'altra, ed è proprio il caso dei Rams di quest'anno, ti ritrovi già una signora squadra con pochissime, se non nessuna, necessità immediate, ed allora programmi per l futuro, il draft diventa decisamente meno aggressivo e scorre quasi sottotraccia, lasciando il palcoscenico ad altri.
E' quello che è avvenuto per Los Angeles quest'anno. L'ingaggio di Matthews ha permesso di tamponare nell'immediato l'emergenza linebacker, così come la riconferma di Fowler ha permesso di dare tranquillità per qualche tempo per quanto riguarda l'edge. Weddle compensa la partenza di Joyner, ed in attacco la dipartita di Sullivan e Saffold verrà quasi certamente sistemata dall'interno, con Noteboom e Allen in prima fila. L'unica, reale necessità di questo draft era la posizione di nose guard, lasciata scoperta dalla mancata riconferma (ad oggi) di Suh. Ciò ha permesso a Snead e McVay di concentrarsi su prospetti magari un po' più grezzi, probabilmente non in grado di dare un apporto fin da week 1, ma che potessero garantire una crescita nella stagione 2019, pronti a prendersi un posto a tavola magari già nel 2020.
In quest'ottica devono essere lette le acquisizioni di Rapp, Long e Scott, che andrannoa rimpolpare il reparto dei defensive backs senza l'urgenza di dover subito rimpiazzare il Joyner di turno, ma pronti a crescere sotto l'ala protettrice dei Talib e dei Weddle. Allo stesso modo l'acquisizione di Bobby Evans e David Edwards sono funzionali alla stagione 2020 in cui Whitworth appenderà il casco al chiodo e Noteboom prenderà il suo posto dopo un anno di praticantato ed un anno, questo, da titolare al suo fianco come guardia.
Dakota Allen avrà in Matthews un maestro più che affidabile e Darrell Henderson entrerà in rotazione assieme a Brown e Kelly per dare un o' di respiro a Gurley che, ora è praticamente certo, ha grossi problemi al ginocchio che non gli consentiranno di cantare e portare la croce come ha fatto nelle ultime due stagioni, e dovrà essere impiegato con un criterio differente.
Abbiamo lasciato per ultimo Greg Gaines, che era uno degli obiettivi dichiarati di Snead e McVay e che i Rams sono riusciti a prendere ugualmente nonostante fosse dato quasi per certo come scelto tra i primi 100. Gaines avrà quasi probabilmente il compito di andare a sostituire Suh, giocandosi il posto con Franklin-Myers e Joseph-Day, che partono con il vantaggio di aver giocato la stagione 2018, e sarà probabilmente l'unico giocatore della classe 2019 a puntare ad essere pronto subito da week 1.
Il gioco preferito di Snead, quello di scambiare le selte, ha finito per portare una scelta in più rispetto a quelle che i Rams avevano ad inizio draft, ed un paio di giocatori dalle buone prospettive, per cui, nel complesso, il draft dei Rams è stato abbastanza positivo. Il giudizio definitivo, però, lo darà come sempre il campo: da subito constatando quanti degli otto prescelti finiranno il camp almeno in practice squad, ma da qui a tre/quattro anni per quanto riguarda la produttività effettiva dei giocatori prescelti.