Robert Woods non è più un ricevitore dei Rams. Nella serata di sabato, infatti, Los Angeles ha ufficializzato lo scambio con i Titans in cambio di una sesta scelta al draft 2023 che, apparentemente, sembra davvero un pacchetto di noccioline, in cambio di un ricevitore affidabile, di buone mani e gran bloccatore. I tifosi Rams, letteralmente infuriati, hanno sommerso twitter di commenti indignati, soprattutto per il poco ricevuto in cambio, ma vediamo di analizzare i perchè ed i percome.
È un dato di fatto che, dopo l’acquisizione di Allen Robinson, qualche altro movimento in uscita nel reparto ricevitori non sarebbe stato così impossibile da prevedere. Era altrettanto ovvio che Robert Woods e Odell Beckham Jr. sarebbero diventati immediatamente appetibili sul mercato della free agency, con il primo in vantaggio sul secondo in virtù del recupero dall’infortunio che prevedeva tempi sicuramente più rapidi.
Come si è arrivati, dunque, a scambiare Woods, e perchè per così poco?
Come detto, Woods era quello che aveva maggior appetibilità sul mercato rispetto ad un OBJ che , se tutto va benissimo, potrebbe tornare non prima di Novembre, ed i Rams, infatti, hanno ricevuto diverse chiamate proprio per Bobby Trees.
Dopo l’acquisizione di Robinson, l’unico modo per tenere ttti era quello di ristrutturare qualche contratto e, in considerazione del fatto che l’infortunio di OBJ rende molto più facile spuntare con lui un contratto meno oneroso, il candidato numero uno alla ristrutturazione era proprio Woods che, però, pare non aver dimostrato molto interesse nel farlo. Da qui a scambiarlo, quindi, è stato un attimo, perchè il risparmio sul camp è praticamente equivalente ai soldi spesi per il contratto di Robinson.
Non si è trattato, dunque, di sovraffollamento di ricevitori (ricordiamo che Beckahm arrivò prima dell’infortunio di Woods, ed il parco ricevitori era il medesimo di oggi, con Robinson a riempire il posto proprio di Beckham), ma di un caso di, come viene comunemente chiamato, “cap casualty”.
Il fatto di aver avuto in cambio poco o niente è proprio dovuto al contratto di Woods, non proprio economico da assorbire per i Titans i quali, a loro volta, potranno provare a rinegoziare laccordo con il giocatore, ma non prima della prossima stagione, così a naso.
Sicuramente Woods è una perdita che si farà sentire nello spogliatoio, ed è un ulteriore motivo di preoccupazione per il discorso Donald (We bring everybody back, Im back) il quale, infatti, è il prossimo obiettivo del front office per un rinnovo/estensione che metta al riparo da un suo eventuale ritiro ancora per qualche stagione.
A proposito di rinnovi, poi, i Rams hanno concordato un’estensione di contratto per Stafford per 4 anni, oltre a far firmare un nuovo accordo anche a Brandon Powell, che garantirà una buona arma sui ritorni.