Era nell’aria, e l’impressione generale era che non avrebbe ancora tardato molto. Ora è ufficiale: con una cerimonia nell’intervallo della partita casalinga contro i Cardinals del 2 Novembre prossimo. Dick Vermeil verrà introdotto nel “Ring of Honor” la Hall of Fame dei St.Louis Rams, che comprende i nomi più famosi del football made in St.Louis (quindi non solo Rams ma anche Cardinals che, ricordiamo, erano la squadra locale prima di trasferirsi a Phoenix).
Per Vermeil un giusto quanto atteso riconoscimento per aver riportato il titolo NFL in casa Rams dopo 48 anni, ma anche per aver costruito una delle più forti squadre della storia, capace di divertire con un attacco praticamente inarrestabile ed una difesa solida.
Vermeil arrivò a St.Louis nel 1997, in sostituzione di Rich Brooks, dopo quasi un ventennio di inattività a seguito delle sue dimissioni da Head Coach dei Philadelphia Eagles. Inutile negare che arrivò con la fama del “vecchio rimbambito”, ed in effetti le sue prime due stagioni non furono molto esaltanti: 5-11 e 4-12. C’e’ anche da dire che i giocatori erano quel che erano, ed il QB era un certo Tony Banks, recordman NFL per i fumble in una stagione. Dopo le prime due disastrose stagioni, Georgia Frontiere decise di dare un’ultima possibilità a Vermeil, il quale cominciò a delegare di più alcune funzioni che si era tenuto per sè e che lo avevano portato a doversi occupare di troppe cose, perdendo di vista l’obiettivo principale.
Venne chiamato dai Redskins un Offensive Coordinator dalle idee innovative (Mike Martz) e venne condotta una oculata campagna di acquisizioni, oltre ad un draft che resterà negli annali della storia della squadra per il talento espresso.
Come tutti sappiamo il risultato fu, non senza un aiuto dalla buona sorte, sempre indispensabile,consistente nello scoprire quella gemma nascosta di Kurt Warner, il Superbowl XXXIV vinto ad Atlanta contro i Tennessee Titans.