Finalmente una domenica senza patemi per i Los Angeles Rams, che sfoderano forse la miglior prestazione stagionale, aiutati anche da un avversario non certo trascendentale come gli Arizona Cardinals, che sono ormai diventati la vittima preferita di Sean McVay, che può vantare 13 vittorie su 16 partite disputate da quando è a capo dei Rams.
C’era molta attesa per il rientro di Kyren Williams, che già ad inizio stagione contro i Cardinals aveva avuto una giornata da record. In realtà pensiamo pochi si aspettassero un rientro full speed come è invece successo, ma dopo cinque settimane di Injured Resevre, Williams si è ripresentato come se nulla fosse successo con una prestazione ancora migliore di quella di inizio stagione.
Con un gioco di corsa così, i Rams hanno avuto buon gioco ad aprire e chiudere la difesa dei Cardinals a proprio piacimento, sfruttandone tutte le lacune, nonostante la giornata di scarsa vena di un Cooper Kupp che non è sembrato essere al 100% e di Puka Nacua, che inizia a soffrire il fatto di non essere più una sorpresa, con gli avversari che si preoccupano di lui come prima si preoccupavano solo di Kupp.
La partita di Stafford, comunque, è stata altamente positiva lo stesso, anche senza l’apporto delle due punte di diamante del reparto ricevitori. A subentrare come protagonisti ci hanno pensato Tutu Atwell ed il tight end Tyler Higbee, che ha ricevuto due palloni in end zone. A proposito di tight end, si è finalmente visto in campo anche Hunter Long, il tight end arrivato da Miami nell’ambito dell’affare Ramsey. Al di là della presenza in campo, Long non si è fatto notare per null’altro, per cui il giudizio su di lui è necessariamente rimandato.
Finalmente un bel voto anche per la difesa. Storicamente i Rams sono sempre riusciti a limitare un quarterback mobile come Kyler Murray, che contro Los Angeles non ha mai prodotto un granchè, ma a questo giro la difesa ha aggiunto il carico del contenimento del gioco di corsa che ha praticamente tolto tutte le poche opzioni a disposizione del QB di Arizona. Partita molto attenta della secondaria, guidata da Jordan Fuller ed un John Johnson III che sta riprendendo il ruolo che aveva lasciato un paio di anni fa destinazione Cleveland.
Sotto la guida attenta di Aaron Donald sta crescendo anche il rookie Kobie Turner, che a tratti ha ricordato il maestro con due penetrazioni nel backfield offensivo che sembravano essere prerogativa di Donald per rapidità e perfezione di esecuzione.
Una bella giornata di sole che porta la seconda vittoria consecutiva per la prima volta in stagione ed un po’ di serenità in un ambiente un po’ sballottato dal continuo saliscendi tra euforia e depressione che 0andamento delle partite fino ad oggi ha causato.
Domenica arrivano i Browns, che ad inizio stagione facevano un po’ più paura ma ora sembrano essere più affrontabili, grazie a qualche infortunio di troppo. Sarà l’ennesimo banco di prova per vedere se si riuscirà ad acciuffare un posto ai playoff o dovremo aspettare la rivoluzione copernicana prevista er il prossimo anno.