Braccio di ferro tra Rams e St.Louis

Prendete i popcorn e mettetevi comodi, quello che vedremo nelle prossime settimane si preannuncia uno spettacolo davvero interessante. Stiamo parlando delle trattative tra i Rams ed il St. Louis Convention and Visitors Committee per il rinnovo dell’accordo tra squadra e città che scadrà nel 2014.

Entro un paio di giorni il CVC deve presentare la proposta di rinnovo comprensiva della ristrutturazione dell’Ed Jones Dome per portarlo nel cosiddetto “Top Tier” degli stadi NFL. La questione, apparentemente semplice, è complicata dal fatto che non vi sono delle caratteristiche specifiche secondo le quali definire tale “Top Tier Class”, per cui c’è molta curiosità intorno alla proposta che verrà presentata dal CVC.

Dal canto loro i Rams, una volta ricevuta la proposta, avranno fino a Maggio per elaborare la loro controfferta. In mancanza di accordo il “contratto” tra St.Louis ed i Rams scadrà nel 2014 e, a partire dal 2015, i Rams si potrebbero trasferire altrove.

I contendenti si stanno scaldando già da un po’ con una serie di dichiarazioni più o meno dirette e bellicose, ma il vero inizio della contesa l’ha dato Stan Kroenke accordandosi con la NFL per giocare una partita casalinga a Londra nei prossimi tre anni.

Il CVC ha risposto ieri che tale accordo viola il contratto in essere, che prevede che i Rams debbano giocare tutte le partite casalinghe di regular season e playoff all’Ed Jones Dome, a meno di indisponibilità dello stesso.

Senza scomporsi più di tanto, i Rams hanno risposto con un laconico comunicato il cui senso, ridotto ai minimi termini, è “state zitti e non rompete le scatole, che ci sono soldi anche per voi da questo accordo con la NFL per Londra”.

E’ ovvio che il CVC abbia voluto alzare un po’ il livello dello scontro perchè si trova in grosse difficoltà. L’Ed Jones Dome è costantemente nella parte bassa della classifica degli stadi NFL per comfort, nonostante non abbia ancora 20 anni, e soldi per rimodernarlo non ce ne sono molti, senza dover aumentare le tasse ai residenti, cosa che ogni buon politico cerca di evitare in ogni latitudine. Denunciare una violazione del contratto attuale, quindi, pare essere un modo per avere qualche argomento in più in fase di negoziazione, perchè appare chiaro che la sfida è impari, avendo i Rams il coltello dalla parte del manico. Far valere il mancato rispetto della clausola delle partite in casa potrebbe essere facilmente vincente, per il CVC, ma avrebbe il solo effetto di garantire il trasferimento dei Rams in altra città, che è proprio quello che il CVC vuole evitare.

Mancano tre giorni alla prima scadenza di questa interessante telenovela. Attendiamo fiduciosi l’evolversi degli eventi.

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