QB or not QB?

Approfittiamo della settimana di pausa per fermarci un attimo e parlare di una questione che sta tenendo banco da ormai un paio d’anni a Los Angeles: la gestione dei QB da parte di Sean McVay e Les Snead.

È di un paio di giorni fa la notizia dell’ingaggio, da parte dei Rams, di Carson Wentz, dopo che l’esperimento di Brett Rypien titolare contro i Green Bay Packers ha prodotto danni enormi e risultati disastrosi. La questione non sta tanto nell’opportunità o meno di ingaggiare Wentz, quanto nel chiedersi il perchè di un ingaggio così tardivo.

Quando ad inizio stagione McVay decise di andare con Stafford e Stetson Bennett come quarterback per poi dover tornare sui propri passi a causa dei problemi dello stesso Bennett e richiamare dalla practice squad Brett Rypien, già ampiamente bocciato durante il camp, tanto da non fargli giocare che scampoli della prima partita di preseason, il disastro era già annunciato, e piccolo infortunio dopo piccolo infortunio, abbiamo tutti quanti temuto che arrivasse il momento di dover dare il cambio a Stafford. Quel momento è arrivato durante la partita con i Cowboys, peraltro a risultato ampiamente compromesso. Ma, non contento, McVay ha voluto ostinarsi a dare una partita da titolare ad un quarterback che non è chiaramente in grado di tenere il campo in maniera adeguata.

Questo è stato l’ultimo atto di una gestione della posizione di quarterback che ha già dato da pensare fin dal 2020, ultimo anno di Goff a Los Angeles.

Nel 2017 McVay arriva a Los Angeles e si ritrova tra le mani Jared Goff appena uscito da un pessimo anno da rookie con la gentile collaborazione (o complicità) di Jeff Fisher, che ha seriamente rischiato di compromettere fin da subito lo sviluppo di Jared Goff.

Con un QB giovane e due anonimi backup (Sean Mannion e Brandon Allen), McVay arriva fino al Super Bowl LIII senza grossi patemi. Certo, se avesse dovuto schierare uno dei due backup non sappiamo bene come sarebbe andata a finire, ma diciamo che almeno c’era un piano di riserva ben chiaro fin da inizio anni e che comprendeva due riserve designate.

Dal 2019 tutto inizia a cambiare. Dietro Goff arriva John Wolford, proveniente dalla AAF, un quarterback completamente diverso per caratteristiche tecniche ed atletiche, e che quindi avrebbe necessitato di un radicale cambiamento del playbook, in caso di utilizzo. Inoltre, viene ingaggiato un veterano, Blake Bortles, con un contratto da un solo anno, probabilmente perchè di Wolford non c’era granchè da fidarsi.

Nel 2020 inizia il patatrac. Goff si infortuna a fine stagione e deve entrare Wolford, che vince in qualche modo la prima partita portando la qualificazione matematica ai playoff. Contro i Seahawks, però, nonostante Goff spinga a gran voce per giocare, Wolford parte titolare, facendosi male quasi subito. Tocca a Goff, che porta a casa il passaggio del turno nonostante il pollice rotto, per poi arenarsi a Green Bay. Nel mentre, i Rams avevano come terzo QB Bryce Perkins, un running quarterback lontano anni luce dalle caratteristiche di Goff. Inoltre, con Goff infortunato, anzichè promuovere Perkins, viene richiamato Blake Bortles.

La stagione 2020 porta al divorzio tra McVay e Goff, ed all’arrivo di Matthew Stafford.

Dietro Stafford ci sono Perkins ed uno scontento Wolford, che sperava di conquistarsi il posto da titolare una volta andato via Goff.

Il 2021 è un anno magico, tutto va per il verso giusto, e la questione QB resta in seconda linea, ma nel 2022 riesplode in tutta la sua drammaticità.

Infortunato Stafford (tra i 16437 infortuni della stagione), tocca a Wolford, poi a Pekins, ed i due fanno chiaramente capire di non essere assolutamente all’altezza, tanto che viene chiamato Baker Mayfield a concludere la stagione. Ovviamente Mayfield trova un posto da titolare e se ne va a Tampa Bay, seguito a ruota da John Wolford, mentre Perkins è semplicemente lasciato andare.

Siamo al 2023. Oggi, dunque. Senza scelte alte, McVay decide di affidarsi a Stetson Bennett, due volte campione NCAA con Georgia ma con una selva di red flags da far invidia un circuito di Formula 1. Per il camp vengono chiamati Brett Rypien e Dresser Winn. Nessuno degli ultimi due impressiona a tal punto da rubare il posto a Bennett, il quale comincia bene ma finisce malissimo il camp. McVay si affida ugualmente a lui, per il posto di backup.

Dopo la prima partita, in cui Bennett viene dichiarato inattivo per poi essere messo in Non Injury List. Da lì in poi se ne perdono praticamente le tracce, e McVay ha dichiarato che difficilmente tornerà quest’anno.

Come detto in apertura, arriva il momento dell’infortunio di Stafford e tutto il fragile castello di carte crolla.

È chiaro come da diverse stagioni i Rams non abbiano una vera e propria strategia nel caso il quarterback titolare si infortuni. La cosa è già di per sè grave, ma diventa imperdonabile quando il tuo quarterback titolare è un veterano di 34 anni, con una carriera costellata d infortuni alle spalle ed uno stile di gioco che richiama, più che evitare, le possibilità di farsi male.

La gestione della posizione di quarterback a Los Angeles è demenziale, seconda fore solo alla gestione della posizione di kicker, ma McVay e Snead non sembrano imparare dai loro errori.

Ora è arrivato Wentz, che a suo modo chiude un cerchio, perchè Wentz fu in ballo fino all’ultimo per essere scelto assieme a Goff, e proprio i Los Angeles Rams misero fine alla sua fin lì promettente carriera causando (involontariamente) un infortunio al ginocchio dal quale Wentz non si è mai realmente ripreso.

Da quanto sembra, Wentz sarà solo il backup di Stafford, che dovrebbe rientrare contro Seattle dopo il bye, ma il suo ingaggio è stato ancora una volta, tardivo, ed essendo limitato ad una sola stagione, tutti i punti interrogativi per la prossima stagione restano apertissimi. Stafford ha ancora due anni di contratto: li onorerà o seguirà il consiglio della moglie ritirandosi? Bennett tornerà? E in che condizioni? I Rams spenderanno la loro prima scelta per un quarterback sapendo di dover prima sistemare definitivamente la propria Offensive Line? Verranno fatti dei ragionamenti sensati, o si vivrà alla giornata come si è fatto fino ad ora con i risultati che tutti vediamo?

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