Dopo il terremoto di ieri con la decisione di rilasciare Todd Gurley da parte del front office dei Rams, cerchiamo di fare un po’ di chiarezza sul perchè si è arrivati a questa soluzione guardando unicamente le implicazioni salariali.
Diamo quindi per scontato che sia Snead che McVay non ritenessero opportuno puntare su un giocatore probabilmente non al 100% della condizione fisica, anche perchè questa è l’unica possibilità sensata per una decisione del genere su un giocatore di soli 25 anni che è stato il punto fondamentale della propria squadra per le passate stagioni.Perchè si è arrivati al taglio senza invece pensare ad una trade? Beh, in effetti ad una trade si è pensato eccome, ma il contratto di Gurley, così come quelli di Goff e Donald, ad esempio, è stato strutturato in maniera da scoraggiare le altre squadre dal cercare una trade per il giocatore. Il salario, infatti, è stato architettato in maniera che chiunque volesse prendere Gurley quando il contratto con i Rams era ancora in essere avrebbe dovuto accollarsi stipendi e bonus parecchio pesanti.
Questo ha protetto i Rams da eventuali tentativi di persuasione al trasferimento da parte di altre franchigie, ma al momento del bisogno si è ritorto contro i Rams stessi, perchè una volta deciso di fare a meno di lui è stato praticamente impossibile trovare una squadra che accettasse le condizioni per una trade, seppur svendendolo per una scelta tra il secondo ed il quarto giro.
La scelta della rescissione del contratto è diventata quindi obbligata.
Per assorbire il colpo, però, i Rams hanno rilasciato Gurley con designazione post 1 giugno. Non è ancora chiarissimo cosa possa significare questa scelta per quanto riguarda le possibilità di Gurley di accasarsi altrove, ma è piuttosto chiaro cosa significa per i Rams dal punto di vista monetario.
Rilasciando il giocatore prima delle 16 di giovedì, i Rams hanno evitato di pagare al giocatore il roster bonus di 10,5 milioni di dollari che gli sarebbe spettato passata quella scadenza. I Rams dovranno quindi solo pagargli il garantito, e questo garantito, grazie alla designazione post 1 giugno, ammonta a poco più di 20 milioni di dollari da spalmare in due anni. In questo modo i Rams risparmiano 5.5 milioni di cap per quest’anno, mentre un rilascio senza la designazione post 1 Giugno avrebbe fruttato solo 2.9 milioni.
Situazione simile, ma meno complicata, per Clay Matthews, la cui risoluzione del contratto permette di non pagare i 5 milioni di bonus che sarebbero scattati con la stessa modalità di Gurley (ore 16 di giovedì). In più, se Matthews firmerà per almeno due milioni di dollari con un’altra squadra, i Rams libereranno spazio sotto il cap per altri due milioni.
It’s how business work, baby…
Grazie per le spiegazioni.