Continuano le partenze in casa Rams. Stavolta tocca a Brandin Cooks, che è stato scambiato con gli Houston Texans in cambio della loro seconda scelta al draft, la numero 57 assoluta. Cooks si porta in dote un contratto piuttosto oneroso, ed i Rams si mangiano circa 21 milioni di spazio nel cap che, se la rescissione del contratto verrà designata “Post 1 giugno come per Gurley, verranno spalmati tra il 2020 ed il 2021. Nessun risparmio, quindi, per i Rams, che avrebbero potuto guadagnare 4 milioni di spazio se la gtrade fosse avvenuta entro lo stesso giorno in cui è avvenuto il taglio di Gurley. Passata quella data, invece, i Rams hanno dovuto corrispondere a Cooks i 4 milioni di bonus spettanti, per cui il suo taglio non lascia alcun vantaggio ai Rams in termini di soldi.
Los Angeles, ottiene però una seconda scelta al draft, e sappiamo benissimo quanto ci sia bisogno di scelte alte, no avendo alcuna pick al primo giro. Le situazioni di Gurley e Cooks, sebbene molto simili, sono state gestite in maniera totalmente diversa da Les Snead ma, in entrambi i casi, le critiche da rivolgere al management sono minime, secondo il nostro punto di vista.
Lasciando da parte il peso dei contratti, che però, all’epoca della loro firma non apparivano certamente così insensati (il ginocchio di Gurley non aveva ancora destato preoccupazioni, mentre la stagione 2018 di Cooks aveva decisamente fatto passare in secondo piano la facilità con cui Cooks ha collezionato traumi cranici), Gurley è stato rilasciato perchè evidentemente nessuno voleva dare come contropartita una qualsiasi scelta al draft, dovendosi accollare sia il contrattone sia il rischio del suo ginocchio. Evidentemente per Cooks le cose sono andate in maniera diversa. Probabilmente è stato impossibile scambiarlo prima della scadenza del roster bonus, ma senza quegli ulteriori 4 milioni c’era comunque qualche interesse da parte di qualcuno (in questo caso i Texans) che era disposto a mandare a Los Angeles una seconda scelta che ai Rams fa molto comodo e gli permette di non perdere un altro giocatore senza contropartite.
Dopo una stagione 2018 più che stellare, Cooks aveva ricominciato a giocare una partita si e tre no nel 2019, per cui la sua produzione era calata notevolmente e, visto il numero di concussions registrate in carriera, era diventato l’ennesimo rischio per l’attacco dei Rams. Cooks viene, per il momento, sostituito da Josh Reynolds nella depth chart, e l’attacco dei Rams è di nuovo alla ricerca di una minaccia profonda che, a meno di miracoli in questa off season, non potrà certo essere lo stesso Reynolds.